giovedì, Dicembre 12, 2024
HealthScienza

Numero chiuso a Medicina così navigati così naufraghi

Approvata al Senato l’abolizione dei test di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Veterinaria. Un “primo semestre-filtro” regolerà l’accesso ai corsi di laurea

 

87 voti favorevoli, 40 contrari e 18 astensioni: la riforma viaggia con il vento in poppa, la Ministra al timone, i politici della maggioranza alle scotte delle vele e una piccola ciurma di docenti a incoraggiare la rotta. A bordo, nella stiva, anche un clandestino. Imbarchiamo acqua e decido di consegnarmi al comandante: affogare si, la fine del topo no

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Il disegno di legge unificato recante “Delega al Governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria” ha superato l’esame al Senato della Repubblica. Su I Siciliani giovani avevamo già sollevato tutte le criticità in questo articolo: https://www.isiciliani.it/medicina-via-il-numero-chiuso/.

Adesso, cosa prevede la legge delega? Gli studenti potranno liberamente accedere al primo semestre per sostenere gli esami comuni all’area biomedica, veterinaria e farmaceutica. Il superamento di tutti questi esami sarà la pre-condizione per entrare nella graduatoria unica nazionale a valle della quale, in base ai posti di accesso disponibili, si deciderà chi potrà continuare gli studi nel secondo semestre. È affidato invece ad uno dei decreti delegati (il ministro dovrà emanarlo entro 12 mesi dall’approvazione della legge) decidere se al termine del primo semestre la graduatoria nazionale sarà stilata solo in base alla media dei voti ottenuti nella propria università o se ci sarà anche un test nazionale. Detto questo, ci sono ancora alcune cose da raccontare di una barca che rischia seriamente di affondare già all’uscita dal cantiere. Facciamo informazione e cerchiamo le nuove falle.

A settembre ho partecipato al congresso nazionale dell’associazione di settore (Biologia e Genetica) e noi biologi di area medica abbiamo ampiamente discusso di questa legge delega. Ne siamo usciti preoccupati e allo stesso tempo sollevati perché ci avevano parlato di tempi di attuazione molto lunghi e, quindi, con margini per intervenire avanzando proposte diverse dalla riforma attuale. E invece no. C’è stata una fortissima accelerazione che ha portato al voto in Senato.

In aula la ministra Anna Maria Bernini ha spiegato che “I test creavano un mercato sottostante vergognoso, orribile, in cui famiglie e studenti erano sottoposti a delle spese inutili, a costosissimi modelli di preparazione che non preparavano al merito, ai contenuti. Il test era un po’ il costosissimo lancio della monetina”.

E questo è vero. Con la riforma, però, ci sarà il rischio che il mercato si sposti nelle aule di ateneo dove, e ancor di più se non si prevederà il test nazionale, la valutazione dello studente sarà comunque soggettiva e poco equiparabile tra i docenti della stessa università e di atenei differenti. Vi assicuro che ognuno di noi in aula interpreta la didattica frontale e la valutazione dello studente in modo diverso. E per quanto lo si faccia con serietà, non è possibile prevedere una valutazione nazionale che ha alla base parametri soggettivi basati sulle valutazioni dei singoli docenti.

Ma questa è solo una delle tante criticità. La più grande riguarda gli spazi, che non ci sono, per ospitare un numero di matricole che sarà di oltre il 150% l’attuale. E infatti, in commissione si è reso necessario approvare un emendamento che prevede che la sostenibilità dell’iscrizione al primo semestre sia commisurata alla disponibilità dei posti dichiarata dalle università.

Quindi c’è bisogno di ricorrere ai decreti delegati perché la riforma non è ancora regolata. “Ho già creato una commissione consultiva presso il ministero per lavorare contemporaneamente rispetto ai lavori parlamentari sui contenuti dei decreti” ha aggiunto la Ministra. Infatti, con il decreto del 04/11/2024 ha istituito un Gruppo di Lavoro (“per lo svolgimento di attività di supporto al Ministro per analisi, studio ed elaborazione di proposte di revisione, in attuazione della delega legislativa, dell’accesso e della formazione nei corsi di studio di area di Scienze della Salute”) supportato da un Tavolo Consultivo (“che svolge funzioni di confronto e supporto nelle materie e per le questioni connesse all’accesso e formazione nei corsi di studio di area di Scienze della Salute”).

Gruppo di lavoro e Tavolo Consultivo in cui un occhio un pochino attento potrà riscontrare un cospicuo numero di docenti ed ex docenti di Sapienza Università di Roma (tra cui l’ex Rettore e l’attuale Rettrice). A loro il compito di aiutare la Ministra a salvare il salvabile e, semmai, a consigliare un tempestivo rientro in cantiere prima di affondare corsi di laurea che, seppur non perfetti, non meritano questa fine

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La nave imbarca acqua e io mi avvio con le mani legate dietro la schiena per la camminata sull’asse. Ma ho ancora il tempo e un’ultima dose di ironia per girarmi e dire all’equipaggio: “ci vediamo laggiù”.

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