Voti per nulla liberi
Capannelli di candidati e galoppini davanti ai seggi hanno condizionato le elezioni a Catania.
All’angolo tra via Caduti del Lavoro e via Pidatella, nel quartiere di Picanello, di fronte l’ingresso della scuola Malerba, sede di seggi elettorali, già dalla prima mattina si sono piazzati i galoppini dei candidati più presenti in quartiere. Ci sono i sostenitori del candidato Bottino, in sostegno a Bianco e c’è l’esponente di Forza Italia Tagliaferro, in sostegno di Pogliese, ci sono i fedelissimi del consigliere Nicotra, anche lui a sostegno di Pogliese.
Stanno lì, in tre punti diversi dell’incrocio, con i santini dei loro candidati in tasca. Ogni tanto passa una macchina, si ferma a salutare gli “amici”: “ora lo vado a prendere e lo porto, dammi le carte. Sto tornando”. Al volo verso il finestrino passano alcuni fac-simile. “Mi raccomando, non ti confondere” dicono altri. “Tutto fatto?” chiedono i sostenitori dei candidati a quelli che passano. Quell’angolo è strategico, permette di vedere tutti coloro che entrano a scuola per votare. Stare lì è importante, permette di controllare i voti.
La signora che la settimana prima si era presa i fac-simile al CAF dopo aver sbrigato quella pratica dovrà passare da lì e bisognerà ricordarle per chi votare, se non passerà bisognerà andarle a citofonare a casa, se non avrà come arrivare al seggio bisognerà accompagnarla. Così per centinaia e centinaia di persone. Stare davanti ai seggi permette di sapere con esattezza quanti voti usciranno, chi avrà tradito, chi avrà mantenuto la promessa.
Stesse scene davanti le scuole di San Cristoforo ma anche davanti le scuole della Catania bene, davanti la Carducci, la XX Settembre, la Biscari. Tutti lì con cellulare in mano e santini in tasca, a salutare e baciare tutti quelli che beccano entrare nei seggi.
Davanti la scuola Cesare Battisti in via della Concordia i capannelli sono proprio davanti il portone, ogni tanto passa un candidato per controllare che i galoppini facciano bene il loro lavoro, persino il padre del candidato Sindaco Riccardo Pellegrino va ad informarsi su come procede. “Mi raccomando non sbagliare” è il mantra che si ripete una volta messo in mano il fac-simile.
All’angolo tra Corso dei Mille e via della Cernaia, a due passi dall’ingresso della scuola San Giovanni Bosco a presidiare il seggio c’è addirittura l’assessore comunale della Giunta Bianco, Nuccio Lombardo. I santini distribuiti sono quelli col nome e il volto della figlia, candidata in sua vece in consiglio comunale per la lista Catania 2.0 a sostegno, almeno ufficialmente, del Sindaco Bianco.
A terra, davanti ogni seggio, uno stuolo di migliaia di santini di tutti i candidati, di tutte le coalizioni. Tutti hanno pensato di battere il territorio lasciando a terra la propria immagine, in modo da marcare la propria presenza. Come fanno i cani quando pisciano sui muri.