Vicini di mare
Boats4peole è una coalizione internazionale che vuole un Mediterraneo di libertà e solidarietà, nata per impedire altri morti alle frontiere marittime e per difendere i diritti dei migranti in mare. B4P è stata per noi anche un viaggio al contrario lungo le rotte mediterranee.
Un’esperienza straordinaria, che completa e da un senso diverso al partecipare a un forum internazionale sull’ immigrazione, perché arrivando via mare e navigando anche di notte puoi provare a immaginare che cosa significhi affrontare il mare.
Cosi scopri che a mare di notte c’è un grande movimento, pescherecci barche portacontainer, e prima e poi c’è solo il mare: e il mare di notte è scuro, affascinante e a tratti impressionante.
La prima notte di navigazione era piatto, e mi sono ritrovata a contemplarlo e a pensare a cosa significa trascorrere la notte in mare su una barca, soprattutto se non sei solo e non sai bene con chi sei, siete in 200 e magari non volevi stare lì, o proprio ci volevi stare e hai anche pagato per farlo e adesso hai paura perché di notte il mare è nero, c’è freddo, la barca balla e tu vorresti solo essere altrove, o essere già arrivato, o anche non essere mai partito. Così ho pensato a quelli che ce l’hanno fatta, e a quelli che non ce l’hanno fatta, in tutti questi anni, nel canale di Sicilia. E’ soprattutto per loro, più di 18.000 persone per cui il Mediterraneo è diventato cimitero, che abbiamo voluto Boats4People.
Sono tornata a Palermo dopo una settimana, e in aereo. Un’ora ed ero di nuovo a casa: un’ora di volo al ritorno e più di 48 ore di navigazione all’andata, e so solo che l’andata è stata di certo un altro viaggio, molto più intenso, grazie anche ai compagni, animali umani e non umani, con cui l’ho condiviso: le murene incontrate sott’acqua, i tanti delfini che abbiamo incrociato arrivando a Pantelleria e a Monastir, Marco il mitico capitano dell’Oloferne, Francesco Flavia e Giampietro, grandiosi marinai militanti, Joel e Nathalie, marinai, militanti e video maker 24h su 24, e poi Gianluca Grazia Hamadi Laura e Nicanor, militanti e basta come me, e pure tutti e 6 un po’ (tanto) inesperti di navigazione, che Marco ha avuto la pazienza e la bontà di accogliere a bordo.
p.s: karama viene a mancare già al controllo documenti dell’aeroporto di Punta Raisi: da un lato c’è scritto “UE Citizen”, dall’altro “All passports”. Da un lato i cittadini europei, dall’altro tutti i passaporti: è anche cosi che alla frontiera finisce la dignità.