giovedì, Novembre 21, 2024
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Un anno (e non solo) di Telejato

Con l’augurio a tutti , amici e nemici, di vivere un 2014 in salute e serenità con se stessi, ma principalmente con gli altri e di ritrovarci tutti insieme sulla strada della giustizia giusta, della legalità e del rispetto reciproco.

 

Gennaio 2013, dicembre 2013, un anno cento progetti migliaia di iniziative, centinaia di migliaia di consensi. 
In sintesi l’attività di Telejato nell’anno solare che oggi si chiude ha avuto uno slancio di entità tale che nessuno nel territorio si poteva immaginare, nonostante le gufate dei parecchi detrattori che si continuano ad augurare la chiusura dell’emittente. 
Ma, ala loro faccia, siamo sempre qui e sempre più solidi. Dopo l’entrata nel mondo delle tv digitali che ci è costata non pochi sacrifici ( e non soltanto economici vista la situazione imbarazzante in cui ci siamo trovati per via della normativa che vietava inizialmente l’ingresso nel digitale alle emittenti comunitarie come Telejato) ma che con l’aiuto soprattutto della nostra perseveranza e della continua lotta contro la criminalità organizzata e contro le ingiustizie sociali che a dire il vero ci ha portato consensi internazionali abbiamo cominciato con una politica di sviluppo dell’emittente verso panorami più larghi, intesi come numero di ascoltatori. 
Il nostro obiettivo principale è stato arrivare sulla capitale, dove abbiamo iniziato a portare il nostro contributo nella lotta alla criminalità organizzata, contro il mal governo e contro la mentalità mafiosa che ancora oggi attanaglia molti quartieri palermitani. 
Continuando a rivolgere le nostre principali attenzioni agli accadimenti ingiusti del comprensorio, prima fra tutti la lotta alla mafia, e al malaffare, ai mal governi, non trascurando assolutamente di attenzionare problemi come quelli del settore agricolo, industriale, che hanno creato molta disoccupazione nel nostro paese e anche in quelli limitrofi. 
Decine di migliaia i contratti che abbiamo contato nel nostro sito e sul nostro profilo Facebook, dove ogni giorno chiunque può attingere per aggiornamenti su fatti e misfatti di ogni genere. 
E questa per noi è una grande soddisfazione; cosi come lo è il fato che centinaia di ragazzi durante l’arco dell’intero anno sono venuti in emittente smaniosi di potere conoscere i nostri studi, il nostro modo di lavorare, 24 ore la giorno per le strade, da una parte all’altra della provincia senza mai risparmiarci. 
E questo ha creato un alone di giusto entusiasmo intorno alla più piccola emittente del mondo, spesso al centro dello stesso con servizi realizzati da media internazionali. 
E durante il 2013 anche la consacrazione di Telejunior, anch’essa sul digitale terrestre, un’appendice di Telejato fatta da giovani di tutta Italia costantemente in contatto fra loro che ci danno la possibilità di seguire in tempo reale avvenimenti che ci interessano particolarmente da tutta la penisola. Con l’impegno ed entusiasmo di decine di giovani. Che dio li benedica. 
Tutto questo condito dalle solide minacce di mafiosi e presunti tali che comunque continueranno a non condizionare la nostra attività di informazione libera. 
Nel corso dell’anno abbiamo pure cominciato e portato avanti, come di consueto senza se e senza ma, una battaglia contro le cattive amministrazione perpetrate da amministrazioni giudiziarie di beni nominati con troppa leggerezza dal tribunale di Palermo ufficio misure di prevenzione. 
Una battaglia contro gli effetti devastanti nei confronti di aziende ama ancora di più di centinaia di persone che perdono il posto di lavoro per la troppa leggerezza, incompetenza (e non solo) di qualcuno che pretende di fare il bello ed il cattivo tempo sulle spalle di quanti si trovano ad avere rapporti con aziende confiscate se non addirittura sequestrate, stravolgendo come abbiamo sempre sostenuto, il principio della legge rognoni la torre per quanto riguarda l’utilizzo degli stessi beni. 
Sappiamo bene che questa inchiesta potrebbe portare alla fine di Telejato ma siamo disposti, per sete di giustizia, a portarla avanti fino in fondo. 
Con l’augurio a tutti , amici e nemici, di vivere un 2014 in salute e serenità con se stessi, ma principalmente con gli altri e di ritrovarci tutti insieme sulla strada della giustizia giusta, della legalità e del rispetto reciproco.

 

 

salvatore.ognibene

Nato a Livorno e cresciuto a Menfi, in Sicilia. Ho studiato Giurisprudenza a Bologna e scritto "L'eucaristia mafiosa - La voce dei preti" (ed. Navarra Editore).

Un pensiero su “Un anno (e non solo) di Telejato

  • Auguriamo al bravo Pino Maniaci di vincere da solo la battaglia contro la mafia, come egli a volte sembra determinato a fare. Altri credono nella necessità di unire le forze, di tenersi in contatto, di fare rete: ma questo richiederebbe – oltre ai sacrifici che ciascuno di noi fa per combattere la propria bataglia dove si trova – anche uno sforzo in più, che certo non è facile affrontare. Comunque ci ritroviamo tutti sulla strada della giustizia giusta, della legalità e del rispetto reciproco. Sarebbe bello se la si potesse percorrere tutti insieme.

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