giovedì, Novembre 21, 2024

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-ultimora-Andrà Bene

A due passi dalla caserma dei carabinieri

In via Testaì, zona Lumacari, dietro piazza Dante e il Monastero dei Benedettini a Catania, ci stanno le case di Lorenzo Saitta, detto “lo scheletro”, parente del boss mafioso Maurizio Zuccaro, Clan Santapaola, riferimento indiscusso del quartiere. Due palazzine, una di fronte all’altra, una confiscata e una no. Un cancello sbarrava la strada, è stato tolto e adesso ce l’hanno rimesso. A due passi dalla caserma dei carabinieri.

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Beni confiscati. Fava: “associazioni uniche istituzioni a vigiliare e denunciare”

Se si continua a parlare di centinaia di beni immobili confiscati in Sicilia e ormai ridotti a una collezione di macerie, se si conoscono i parenti dei mafiosi che continuano ad abitare nelle ville sequestrate e a coltivare i terreni confiscati, se c’è attenzione verso i comuni che faticano ad avviare progetti di recupero e riutilizzo sociale di quei beni, il merito va riconosciuto solo a queste associazioni, al prezioso lavoro di supplenza istituzionale che hanno svolto: l’ultimo episodio, pochi giorni fa, il loro tour tra Randazzo, San Gregorio e Palagonia.

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-ultimora-AperturaLe scarpe dell'antimafia

“Silenzio di tomba”. Mafia e beni confiscati alle pendici dell’Etna

A Randazzo abitano tanti siciliani con la schiena dritta, alcuni molto coraggiosi altri molto prudenti. Li andremo a incontrare sabato 30 settembre, in carovana, con ragazze e ragazzi che vogliono ribellarsi alla mafia e ai vecchi e nuovi cavalieri. Alle 17,30 saremo in piazza Loreto, a Randazzo, per un’assemblea pubblica, aperta a tutte e tutti.

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