Ultima fermata?
“Buongiorno” – “Buongiorno a lei” dice l’autista.
La ragazza che è appena salita sull’autobus è una studentessa universitaria, si chiama Alice: ha le borse sotto gli occhi e qualche ora di sonno da recuperare. Appena entrata, data la confusione lungo tutto il bus, si posiziona alla destra del conducente. Attendeva di varcare la soglia di quel veicolo già da mezz’ora.
Durante la corsa si è soliti chiacchierare del più e del meno: “Certo che fa proprio caldo in questi giorni” dice l’autista stremato, con fazzoletto alla mano per asciugare la fronte e l’altra sul volante. “Mi scusi per la domanda, ma è vero che le linee Amt verranno sospese entro il primo di luglio?” Alice era imbarazzata per la domanda fatta, sapeva che poteva essere il tallone di Achille dell’autista o comunque la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso, ma voleva sapere. Con uno sguardo sibillino tra lo sdegno e la rabbia l’autista risponde: “Il presidente dell’Amt, Giacomo Bellavia, ha mandato una pec al sindaco Pogliese il dieci di giugno dove comunicava che se non si fossero trovati dei fondi entro giorno trenta il servizio sarebbe stato sospeso. Oggi, a due giorni dalla scadenza, il Senato ha dato il via libera al “Decreto Salva Catania”, così l’hanno chiamato. Nun ci su soddi in pratica e chi paga sono sempre i lavoratori e i cittadini. È colpa del dissesto che sta mettendo in difficoltà la città e i suoi servizi. Non si devono lamentare se tutti usano la macchina, basta che poi parlano di ambiente qua e ambiente di là” -dice l’autista- “Figurati che noi lavoratori abbiamo avuto solo la metà dello stipendio di maggio, ora non so cosa ci aspetta …Semu pessi.”
“Certo che l’ipotesi di togliere uno dei pochi servizi che funziona ai cittadini è inconcepibile. Io, ad esempio, abito a Tremestieri Etneo – dice Alice – l’unico autobus che può portarmi vicino casa è il Brt, la metro nemmeno la considero, arriva fino a Nesima. Il comune sperperando il denaro dei cittadini ha dimenticato che la benzina costa e anche l’inquinamento.”
Arrivata alla sua fermata Alice saluta il conducente: “Decreto Salva Catania o no, resisteremo a questo dissesto.”