“Tutti a casa di Trump!”
Gli americani hanno detto basta come Tracy.
“Gli afroamericani a lavoro vengono pagati meno degli americani bianchi. Sono più esposti a problemi di salute perchè le loro condizioni economiche sono riabilitanti, non hanno la possibilità di usufruire di cure mediche adeguate, essendo la sanità privata, e spesso non possono permettersi tre pasti al giorno. Di solito vivono in aree altamente inquinate e ricevono più controlli rispetto agli americani bianchi anche se cercano lavoro, una casa in affitto o se fanno shopping” dice Tracy che vive in New Jersey, attivista americana specializzata nelle pubbliche relazioni.
“Ho partecipato alla veglia sui gradini del Lincoln Memorial a Washington per celebrare la vita di George Floyd”- dice Tracy- “ Eravamo in tanti, c’erano circa sei mila manifestanti. Una delle strade principali di Washington era segnata dalla scritta in giallo Black Lives Matter. La marcia si è diretta verso Lafeyette Plaza di fronte ad una Casa Bianca fantasma. Scendere in piazza oggi significa continuare l’azione di lotta iniziata grazie al movimento per i diritti civili negli anni Sessanta. In quell’occasione la generazione di Martin Luther King e delle Black Panters ha ottenuto grandi risultati, ma c’è ancora molto lavoro da fare.”
Il 2020 non è stato immune dagli omicidi razzisti: “Il 13 marzo 2020 è stata uccisa una donna di colore, Breonna Taylor, assassinata mentre dormiva dalla polizia a casa sua a Lousville. Ahmaud Arbery è morto il 23 febbraio di quest’anno in Georgia, gli hanno sparato due uomini bianchi mentre faceva jogging. Si dice che i suoi assassini abbiano lo abbiano attaccato fisicamente e verbalmente usando insulti razziali. L’omicidio di George Flyod è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, così noi americani abbiamo deciso di reagire.”