Tre giorni di dignità
28, 29 e 30 settembre
Coi “Siciliani” in piazza
Catania: davanti al palazzo dei politici, a piazza Duomo ogni sera, per dire “Guai se votate ancora per vendere i nostri figli e la nostra città”
“A che serve vivere, se non c’è il coraggio di lottare?” (Giuseppe Fava)
“Io ho una sola ambizione: essere un cittadino” (Giambattista Scidà)
In questi giorni i politici, dentro i loro palazzi, votano per decidere se Catania campa o muore. Chi deve pagare i debiti di tre successivi sindaci d’affari (l’ultimo è ancora qui): chi li ha fatti, chi se l’è goduti, o chi non c’entra niente?
La loro idea sarebbe di farli pagare ai giovani, a quelli che magari non erano ancora nati quando intrallazzisti e mafiosi cominciavano a dividersi la città. Debiti per venti o trent’anni, “sacrifici” per tutti i cittadini, silenzio su chi ha fatto i soldi e intende, alla faccia di tutti, farseli ancora…
Così, là dentro, essi votano. La votazione vera, in realtà, avviene fuori e avviene in aereo o in treno. È quella dei ragazzi di Catania che un mese dopo l’altro lasciano in massa la città, per campare. “Voi ci avete traditi – dicono con questo gesto – E volete continuare”. Così la città muore.
* * *
Noi vi invitiamo in piazza – noi che non siamo un partito e non abbiamo nulla da guadagnare – per far vedere che almeno una parte dei catanesi non vuol lasciar morire la città. Saranno belli i dibattiti, i sondaggi e le firme, ma non può bastare. Dobbiamo scendere in campo direttamente tutti, tutti e ciascuno di noi.
Non si tratta più solo di questo o quel singolo intrallazzo, di questo o quel provvedimento (magari gravissimo, come quello che accolla il debito a generazioni di cittadini). Si tratta di chiudere un’epoca, di salvarci la pelle.
Mafiosi e paramafiosi (da Ciancio agli amici suoi, in coppola o in cravatta) debbono restituire i denari. Chi li ha serviti se ne deve andare. Non “dimissioni” (e a chi?) ma carabinieri. Destri, sinistridestri, uomini di Lombardo e di Cuffaro: tante bestie diverse, come un grottesco zoo, tutte affamate e feroci.
* * *
VENITE IN PIAZZA CON NOI, il 28, 29 e 30, alle sei della sera a piazza Duomo.
Associazioni, studenti, lavoratori, disoccupati, precari, padri e madri di famiglia, cittadini.
Insieme potremo salvarci, se non avremo paura. Insieme coi “Siciliani”, una volta ancora, per denunciare i potenti, per dare orgoglio alla città.
I Siciliani giovani
Catania, 24 settembre 2016