mercoledì, Novembre 27, 2024

Storie

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“Gentaglia a noi? Solo perché facciamo il bagno?”

Ad Augusta si lotta per il promontorio di Punta Izzo

“Ero con mio marito sugli scogli, c’eravamo arrivati in barca. Ad un tratto vengono i carabinieri e ci dicono che lì non possiamo stare e che ci conviene andarcene subito perché altrimenti non ci saranno soldi che potranno bastare per pagarci l’avvocato!”. Punta Izzo, uno dei tratti di costa selvaggia più belli dell’isola, non è fruibile dai cittadini, o meglio: non è fruibile da tutti i cittadini. È zona militare – dicono – ma in realtà se paghi e mostri il pass puoi tranquillamente balneare.

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Una storia “minore”

Il 2 agosto è stata la “Giornata europea in memoria del genocidio ROM”

Pharrajimos , in lingua romanes “divoramento”-  nel grande sterminio umano operato dal nazismo e dai regimi fascisti sparsi in Europa negli anni 1939-1945. Oggi in Europa i Rom sono circa dodici milioni. Discriminati, come sempre. Nel nostro paese continuano le vessazioni quotidiane. A Catania dopo l’incendio del 15 luglio che ha distrutto il grande campo le centinaia di rom sono erranti, senza nessuna sistemazione. Nell’area di Napoli continuano le chiusure indiscriminate.

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Non è mai troppo tardi

A 79 anni sostiene gli esami per conseguire il diploma di scuola media inferiore

Mi chiamo Mimma ho 79 anni e oggi voglio raccontare alcuni avvenimenti della mia vita…

Non è mai troppo tardi” era il titolo della  trasmissione  televisiva che ci è tornato in mente.  Un programma della Rai degli anni sessanta, ideato e diretto dal maestro  di scuola Alberto Manzi,  grazie al quale in quegli anni migliaia di persone impararono a leggere e  scrivere. 

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Sono un esubero

Sono Mario, ho 48 anni e sono un esubero.

Ho firmato il nuovo contratto di assunzione, ero così felice che non mi interessavano tutte quelle clausole scritte in neretto, quello che contava era il nuovo contratto. Trascorrono due mesi, ed i dirigenti dell’azienda convocano i sindacati, e tra numeri e percentuali dimostrano un esubero di centoquaranta posti.

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“Cosa ho visto per strada il giorno del golpe”

Le ore di Istanbul.

“Ancora credo che tutto questo è stato intenzionalmente creato dal governo attuale, con tutti i significati possibili, e sono triste perché ancora una volta la società è divisa in due…”

“Le altre volte, quando è accaduto qualcosa in Turchia, Akp ha chiuso internet, eppure la notte scorsa non è successo…”

“Mi chiedo se questo tentativo fallito renderà Erdogan più debole o più potente. Io posso lasciare la Turchia quando voglio, i miei amici turchi no…”

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Definitiva la condanna di Antonio Franco Cassata per diffamazione

L’ex procuratore generale di Messina riconosciuto autore del dossier infamante sul professor Adolfo Parmaliana morto nel 2008

Dopo quattro anni di udienze, l’ex Procuratore Generale di Messina Antonio Franco Cassata è stato condannato, in via definitiva, per diffamazione pluriaggravata nei confronti del professor Adolfo Parmaliana. Ad un’ammenda di 800 euro, anche se il pm aveva chiesto una condanna a tre mesi – e al risarcimento alla famiglia da stabilire in sede civile, certo. Ma comunque una sentenza storica.

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“Zitta e lavora!”

La mia vita flessibile

Shhhhhhhh. Non diciamolo a nessuno che alcuni lavoratori hanno già accettato dietro al ricatto del trasferimento o del licenziamento. Shhhhh. Sii flessibile, sii elastico, ma soprattutto, sii silenzioso perché c’è la crisi. “Ah… dimenticavo, con questa crisi, non conviene neanche fare figli.”

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