mercoledì, Novembre 27, 2024

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Stuprata? Un “infortunio”

Per il magistrato che si è occupato del caso e i dirigenti dell’ASP si tratta di un “infortunio sul lavoro”. Ci appelliamo alla Magistratura affinché individui anche i responsabili morali di questo episodio, e al CSM  perché sanzioni chi da un seggio di giudice ha deciso che lo stupro su una donna è paragonabile a una caduta dalle scale o a un taglietto col bisturi. 

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Invece delle case, pezzi di tavola calda

I senza case si sono ritrovati venerdì sera davanti al liotru, con striscioni scritti da loro stessi, e tanti cartoni messi a terra come brandine immaginarie, su cui hanno passato la notte. “Enzo Bianco prima di farti votare dimostra quanto vali: rispetta le promesse” c’è scritto su uno, mentre sull’altro troneggia “Abbiamo rispettato le vostre condizioni, ora rispettate le nostre: dateci le case”.

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Basilicata. Il primo lido confiscato ai mafiosi

“L’impatto è stato forte perciò c’è voluto del tempo per metabolizzarlo. Ma alla fine il nostro messaggio ha  toccato anche le loro vite e abitudini; è divenuto comune, sostenuto spontaneamente da sempre più persone del posto, e non più esclusivamente dai ragazzi e volontari di Libera”. Dove una volta c’era lo stabilimento Squalo beach, a Scanzano Ionico in provincia di Matera, ora sorge il lido Onda Libera, diventando nel settembre 2011 un “lido per la formazione della legalità democratica e della corresponsabilità”.

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A Fera i Liuni con morsi e azzannatine

“Possiamo litigare io e te, può capitare, no? Ma quando io prendo un’arma per fare male, è brutto. O prendi un furgone per investire le persone: fai così la prima volta, non prendi nessuno. E allora fai marcia indietro e ci riprovi. Ma loro, tutti quelli che erano qua, hanno visto queste cose e hanno taciuto. È questo che fa male, non è bello. In questo mondo non c’è giustizia: chi ha di più, comanda. Ma non è così, non è così… Se lo faceva un tunisino, un marocchino o un egiziano era terrorista. E quindi di cosa stiamo parlando? Sempre le stesse cose”.

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Napoli – Nati con la “cazzimma”

Il nostro è sempre stato un quartiere particolare, da piccoli eravamo agguerriti, come se fossimo nati già con una cazzimma non indifferente. Quando sei ragazzino frequenti tutti, si cresce insieme, non è che stai a guardare quello di chi è figlio, di chi è nipote… Uno dei miei più cari amici, uno che frequentavo dalla mattina alla sera, a quattordici anni ha preso una strada e  io ne ho presa un’altra. Io sono andato a scuola, ho continuato a studiare, mentre lui ha continuato la strada degli zii, in mezzo alla strada.

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Ti crolla la casa? Fatti tuoi!

“Nessuna proroga, non vogliono sentire ragioni. Anzi la Campione è stata aggressiva. Dovevamo darvi solo un ricovero per quindici giorni, anzi vi abbiamo dato assai ci ha detto. Non interessa niente a nessuno, come se a noi facesse piacere avere la casa crollata. Per la casa in via Crispi, il magistrato non dà la relazione che ha fatto l’ingegnere strutturista. L’avvocato ha chiamato e dice che gliela daranno la prossima settimana, non sappiamo niente, non sappiamo di quale morte morire”.

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Le regole del quartiere

La mamma di Micael ha ventinove anni, ha il viso stanco ma è bella. Ha due figli, oltre Micael, c’è Federico che ha appena un anno. Suo marito è in carcere, ci resterà altri undici anni, per traffico di droga. Vorrebbe andare via dal quartiere, ma non si può permettere una casa altrove. Mentre Micael corre verso la piazzetta, la madre continua “L’anno prossimo lo iscrivo a boxe. Qui o picchi più degli altri, o non ci stai. A me non piace che mio figlio cresca così, ma è la filosofia del quartiere e noi ci dobbiamo adattare”.

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Quale antimafia?

“Contro l’antimafia”, non può che piacere ai mafiosi, ai quali alcune forme d’antimafia hanno dato fastidio, hanno arrecato danni d’immagine, hanno fatto cambiare modi di pensare che sembravano immutabili, hanno rovinato alleanze politiche e gestione dell’economia, mai messe in discussione in passato. Certamente piacerà a tutta l’altra massa di siciliani spettatori, che, in fondo all’anima sperano che tutto si sistemi e che torni come prima, quando la mafia era onnipotente.

 

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