giovedì, Novembre 28, 2024

Società

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Catania, i soldi della mafia col bollo del comune

Villa Pacini gestita da un prestanome del clan Cappello

“Come mai il chioschetto è chiuso?” chiediamo a qualche anziano sulle panchine di villa Pacini. “Cose storte ci sono state! Che cosa non lo sappiamo, ma cose storte!”. Gli sguardi si incrociano pieni di diffidenza. È da mesi che il sindaco Bianco e la sua giunta sfuggono discretamente a tutte le malefatte di cui sono protagonisti. Una volta inaugurando solennemente un semaforo, un’altra volta una pista ciclabile. E intanto la città soccombe.

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“Gentaglia a noi? Solo perché facciamo il bagno?”

Ad Augusta si lotta per il promontorio di Punta Izzo

“Ero con mio marito sugli scogli, c’eravamo arrivati in barca. Ad un tratto vengono i carabinieri e ci dicono che lì non possiamo stare e che ci conviene andarcene subito perché altrimenti non ci saranno soldi che potranno bastare per pagarci l’avvocato!”. Punta Izzo, uno dei tratti di costa selvaggia più belli dell’isola, non è fruibile dai cittadini, o meglio: non è fruibile da tutti i cittadini. È zona militare – dicono – ma in realtà se paghi e mostri il pass puoi tranquillamente balneare.

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Quel golfetto più in su di Punta Izzo

“…dove il mare è del colore dei pavoni e si può ammirare l’Etna in tutta la sua magnificenza…”

Punta Izzo è un esempio della privazione di spazi e di accessi al mare subita dalla gente di Augusta, a causa delle servitù militari, dell’inquinamento industriale, degli scarichi fognari, delle privatizzazioni e del connesso abusivismo edilizio. Un problema questo, particolarmente sentito dai ragazzini, gli anziani e i diversamente abili che spesso non hanno la possibilità di raggiungere le contrade del Monte e le altre spiagge lontane dal centro abitato.

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Non è mai troppo tardi

A 79 anni sostiene gli esami per conseguire il diploma di scuola media inferiore

Mi chiamo Mimma ho 79 anni e oggi voglio raccontare alcuni avvenimenti della mia vita…

Non è mai troppo tardi” era il titolo della  trasmissione  televisiva che ci è tornato in mente.  Un programma della Rai degli anni sessanta, ideato e diretto dal maestro  di scuola Alberto Manzi,  grazie al quale in quegli anni migliaia di persone impararono a leggere e  scrivere. 

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Crisi italiana: un’opportunità per rovesciare gli equilibri dell’Unione Europea.

L’Italia vista da Atene

“Non possiamo ogni volta – ha dichiarato nell’ultimo vertice la cancelliera Merkel – rimettere tutto in discussione; le regole UE per la ristrutturazione e la ricapitalizzazione delle banche offrono un adeguato margine di manovra per le emergenze affrontate dagli Stati membri”.  Ma se le banche italiane dovessero – come si dice in gergo bancario – “esplodere” le conseguenze potrebbero causare una scossa simile alla crisi del 2011.

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-rete-SocietàStorie

Sono un esubero

Sono Mario, ho 48 anni e sono un esubero.

Ho firmato il nuovo contratto di assunzione, ero così felice che non mi interessavano tutte quelle clausole scritte in neretto, quello che contava era il nuovo contratto. Trascorrono due mesi, ed i dirigenti dell’azienda convocano i sindacati, e tra numeri e percentuali dimostrano un esubero di centoquaranta posti.

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