mercoledì, Novembre 27, 2024

Società

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Nodi non sciolti

Benito Mussolini è ancora cittadino augustano ma nessuno se ne cura. A differenza di altri comuni italiani, come Torino e Firenze, che hanno scelto di revocargli questa onorificenza come gesto di memoria e responsabilità antifascista. In compenso, alla piazzaforte militare di Augusta è dedicato un museo: divise, fucili, bombe e cannoni in mostra nelle stanze del municipio. Il museo civico invece non esiste.

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“Questo è il mio corpo”

In Italia sono tra le 75 e le 120mila le vittime della prostituzione e il 37% ha un’età compresa tra i tredici e diciassette anni. La domanda è molto alta, sempre: secondo uno studio del gruppo Abele, sono circa due milioni e mezzo i clienti italiani ogni giorno. “Lo sfruttamento e la schiavitù legati alla prostituzione sono problemi che non possiamo far finta di non vedere. Su questo serve una vera battaglia” dichiara Caterina Bini, deputata della Repubblica Italiana, che lo scorso luglio ha presentato alla camera una proposta di legge contro la “schiavitù” della prostituzione.

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Non più Casa Badalamenti, ma Casa Nove Maggio

Il problema non è di ricordarsi di un mafioso per odiarlo, ma di rendere noto che in quel posto  ha vinto lo stato, che il sito è stato confiscato e affidato ai compagni di Peppino e a suo fratello nel 2011, che al piano di sopra, se il sindaco si decide, avrà posto la biblioteca comunale e che quello che era il centro della violenza è diventato e diventerà ancora il centro della cultura e della legalità. E infine che, per più di dieci anni, tutta la casa è stata la sede del Forum Sociale Antimafia e il centro propulsivo delle iniziative condotte nel nome di Peppino. Per tutto il resto la memoria da portare avanti e da rispettare è quella di Peppino Impastato e la casa da visitare con attenzione è la sua.

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Ladri di bambini

Sul marciapiede umido, al freddo, accovacciato, guardato a vista da due poliziotti, un bambino. Undici anni. Alle dieci sera, non so se solo o in compagnia, ha “schiavettato”, rotto il bloccasterzo e portato la mia moto da piazza Università a via Dusmet, prima in sella e poi a spinta. Appena ha visto la polizia si è fatto prendere dal panico, ha abbandonato la moto ma è stato comunque raggiunto da quei grandi uomini in divisa. La moto era molto ma molto più grande di lui. Teneva gli occhi bassi.

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La città che cammina sui pezzi di vetro

Nell’ inverno appena trascorso Napoli ha avuto diverse settimane di “emergenza freddo”, in quell’occasione numerose associazioni cittadine si sono adoperate per assistere ed accogliere – in maniera temporanea – alcuni senza fissa dimora, affiancandosi alle Onlus che si occupano quotidianamente della questione.

Napoli lo scorso anno ha contato ben ventotto senza tetto morti a causa del freddo, sei persone sono morte per lo stesso motivo in questi primi mesi del 2017. Anche le misure di accoglienza delle istituzioni sono insufficienti per un fenomeno così ampio.

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La roba dei pazzi, la roba di tutti. Chiusi definitivamente gli ospedali psichiatrici giudiziari

La Legge 81 del 2014 che dispone la chiusura definitiva degli ospedali psichiatrici e la sostituzione di quest’ultimi con le Rems, strutture sanitarie ideate per prendere in carico i pazienti autori di reati e garantirne l’assistenza in collaborazione con i Dipartimenti di Salute Mentale delle ASL. La transazione dai manicomi alle Rems è stata lenta ed ha necessitato la nomina da parte del Governo di un commissario straordinario per il superamento degli OPG, Franco Corleone, ed è stata portata a termine solo lo scorso 2 Marzo con la chiusura definitiva del manicomio di Montelupo Fiorentino.

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Come si sterilizza un quartiere

Per chi arriva in treno a Bologna, e per chi non è di Bologna, questa sensazione è evidente a partire dalla nuova stazione dell’alta velocità, con la sua uscita che si chiama appunto “Quartiere Bolognina”, e che sembra presentarsi immediatamente al viaggiatore per il suo essere spoglia, incompleta, un ossimorico mix di novità e decadenza. Dalle piattaforme dei treni sotterranei si risale per un labirinto oscuro di scale mobili e spazi deserti, di vuoti che non sono stati riempiti dai negozi e dalle attività commerciali previsti nel progetto iniziale. Doveva essere una stazione moderna, futuristica, come quella di altre città: un’idea mai nata. O forse un’idea che semplicemente non c’era.

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Periferie – “Gente che fatica assai con i pochi mezzi a disposizione”

Siamo nell’ ottobre del 2014, lui è Rosario D’Uonno, professore napoletano e ideatore – insieme ad altri colleghi – del “Marano Ragazzi Spot Festival”, un festival anticamorra di pubblicità sociale organizzato dalle scuole di Marano di Napoli in collaborazione con “Libera- Campania” e l’Ufficio scolastico regionale. Questo Festival anticamorra è nato diciannove anni fa con l’obiettivo di dare ai ragazzi maranesi un motivo per non vergognarsi della loro provenienza.

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