mercoledì, Novembre 27, 2024

Società

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A Fera i Liuni con morsi e azzannatine

“Possiamo litigare io e te, può capitare, no? Ma quando io prendo un’arma per fare male, è brutto. O prendi un furgone per investire le persone: fai così la prima volta, non prendi nessuno. E allora fai marcia indietro e ci riprovi. Ma loro, tutti quelli che erano qua, hanno visto queste cose e hanno taciuto. È questo che fa male, non è bello. In questo mondo non c’è giustizia: chi ha di più, comanda. Ma non è così, non è così… Se lo faceva un tunisino, un marocchino o un egiziano era terrorista. E quindi di cosa stiamo parlando? Sempre le stesse cose”.

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Riforma del Codice Antimafia

“L’Agenzia nazionale dei beni confiscati funziona poco e male, pertanto i risultati sono stati al di sotto delle aspettative. Quest’ente ha le gambe troppo sottili, è troppo debole e poco organizzato, dotato di poco personale. Ed è questo uno dei punti principali della riforma del Codice Antimafia: una ridefinizione e un potenziamento del ruolo dell’Agenzia e del suo funzionamento.” 

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L’inchino all’amico dei boss

Nell’elegante salone Mario Ciancio Sanfilippo è a capo tavola, come sempre, come padrone di casa. Alla sua destra alcuni giornalisti della redazione de La Sicilia, alla sua sinistra il Rettore candidato, poi Marano. Nelle immagini trasmesse dalla televisione di Ciancio, discussioni e sorrisi. Non sappiamo cosa si siano detti.

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OMERTA’

Non sappiamo chi sia il giovane quasi-assassino del cinquantenne, se un rampollo di mafia  (e dunque ricco) o un ragazzo sbandato che ancora qualche anno fa avrebbe potuto essere salvato. Sappiamo chi sono i vigliacchi che hanno fatto corona, in silenzio colpevole, al suo delitto e, nel cerchio più esterno, coloro – numerosissimi e perbene – che fanno corona oggi, illudendosi di essere assolti da questa o quella parola di fuggevole e pelosa “solidarietà”.

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Bergoglio. La scalata ai vertici

Nel Collegio Immacolata della città di Santa Fe, dove studia l’alta borghesia locale, c’è un museo che ricorda il suo passaggio. Vi si esibisce una specie di riproduzione del suo umile dormitorio: un piccolo letto e un comodino sono tutto il mobilio. E oggi, molti lo definiscono, appunto, il “papa umile”. Altri, tuttavia, ritengono che queste cose siano parte di una strategia verso la santità e siano un modo per trovare empatia nei settori popolari.

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Napoli – Nati con la “cazzimma”

Il nostro è sempre stato un quartiere particolare, da piccoli eravamo agguerriti, come se fossimo nati già con una cazzimma non indifferente. Quando sei ragazzino frequenti tutti, si cresce insieme, non è che stai a guardare quello di chi è figlio, di chi è nipote… Uno dei miei più cari amici, uno che frequentavo dalla mattina alla sera, a quattordici anni ha preso una strada e  io ne ho presa un’altra. Io sono andato a scuola, ho continuato a studiare, mentre lui ha continuato la strada degli zii, in mezzo alla strada.

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La cinquantunesima stella – I No MUOS premiati per la pace

Il 1 settembre 2017 ad Aquisgrana c’è stata la consegna ufficiale del Premio di Aachen per la pace al Movimento No Muos, il più prestigioso premio europeo per la Pace.

L’assegnazione del Premio per la Pace è un incoraggiamento a proseguire la battaglia contro la militarizzazione della Sicilia e del Mediterraneo, contro i micidiali respingimenti di migranti di Frontex e dei governi europei, contro le guerre imperialiste che insanguinano il Pianeta, di cui il sistema MUOS, con le sue quattro stazioni sparse nel Mondo, di cui una a Niscemi, è uno strumento essenziale.

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La paura la vergogna la stupidità

[…] e dovunque la mafia è padrona di ciò  che ha comunque valore economico e politico, assassina chiunque sgarra o gli dà soltanto fastidio, e dopo quindici anni duemila terremotati del Belice vivono ancora dentro le baracche di lamiera, e i centomila abitanti del golfo di Augusta vivono in media cinque o sei anni di meno che in qualsiasi altro luogo d’Europa, e a Priolo ogni cento bambini cinque nascono con mezzo cervello, cioè deficienti. Non ti lagnare amico mio se tutto questo accade, non ne hai il diritto. Il primo lazzarone sei tu e la storia ti paga per quello che merita la tua maniera di concepire la politica e quindi la tua stessa dignità!

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