martedì, Novembre 26, 2024

Società

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Invece delle case, pezzi di tavola calda

I senza case si sono ritrovati venerdì sera davanti al liotru, con striscioni scritti da loro stessi, e tanti cartoni messi a terra come brandine immaginarie, su cui hanno passato la notte. “Enzo Bianco prima di farti votare dimostra quanto vali: rispetta le promesse” c’è scritto su uno, mentre sull’altro troneggia “Abbiamo rispettato le vostre condizioni, ora rispettate le nostre: dateci le case”.

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L’accoglienza negata

La malaccoglienza a Messina e provincia è un affare da milioni di euro per i soliti noti, businessmen della ristorazione o piccoli (ex) imprenditori turistici a rischio fallimento. Un modello di riproduzione di sfruttamento e precarietà di giovani e non, istruiti e disoccupati, ottime clientele per ogni tornata elettorale. Anche l’ampliamento dei posti-cella per migranti nell’ex Caserma di Bisconte si è rivelato un buon affare.

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Basilicata. Il primo lido confiscato ai mafiosi

“L’impatto è stato forte perciò c’è voluto del tempo per metabolizzarlo. Ma alla fine il nostro messaggio ha  toccato anche le loro vite e abitudini; è divenuto comune, sostenuto spontaneamente da sempre più persone del posto, e non più esclusivamente dai ragazzi e volontari di Libera”. Dove una volta c’era lo stabilimento Squalo beach, a Scanzano Ionico in provincia di Matera, ora sorge il lido Onda Libera, diventando nel settembre 2011 un “lido per la formazione della legalità democratica e della corresponsabilità”.

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La videogiocomania

“Il videogioco sostituisce completamente ogni altra relazione sociale, favorendo uno stato di isolamento e di individualismo che dispone all’introversione, limita l’apprendimento di utili abilità sociali, creando spesso problemi anche nei rapporti con i familiari”, sia nei ragazzi, con frequenti litigi con fratelli, sorelle e altri coetanei per aggiudicarsi più tempo davanti al videogioco, sia negli adulti, che a causa del videogioco aprono la via a crisi coniugali e al venir meno delle proprie responsabilità familiari.

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Il Ministro Minniti e l’elefante

“Chiedevamo più sicurezza e finalmente è arrivata, entri pure, prego”. Col braccio destro il sindaco Bianco apre la strada al ministro e ai gorilla che si muovono verso le scalinate per la sala giunta, al piano di sopra. L’aria prima festosa si fa seria, gli assessori e i vigili scherzano poco mentre si salgono le scale. L’ospite è uno importante e non va bene far brutta figura.

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Matrioske e scatole cinesi

Ancora una volta a Messina sono l’edilizia pubblica e privata e le opere di cementificazione del territorio a rappresentare il pozzo di san Patrizio dei vecchi e nuovi gruppi criminali mafiosi. Nelle mire, in particolare, ci sono alcuni dei progetti fiore all’occhiello dell’Amministrazione comunale di Renato Accorinti sindaco.

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Catania. Lo Stato contro la legge

Ieri il Questore di Catania dottor Gualtieri ha ufficialmente comunicato che a far data dalle ore 17.30 di sabato 23 settembre 2017 nella città di Catania le leggi della Repubblica non vigono più; in modo esplicito, quelle che vietano le manifestazioni fasciste e la ricostituzione del fascismo, ma implicitamente anche tutte le altre. Le leggi infatti, in un Paese civile, non possono essere rispettate alcune sì e altre no: violarne una, da parte dell’autorità, significa renderle istantaneamente obsolete tutte.

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