lunedì, Novembre 25, 2024

Società

-rete-InchiestePeriferieSocietà

Case, e tavoli zoppi

È possibile continuare ad affrontare l’emergenza soffermandosi soltanto sull’accoglienza di primo livello, cioè ricoveri che dovrebbero essere temporanei per le famiglie (massimo 15 giorni, per legge) e che invece diventano una specie di limbo senza tempo – e si spendono centinaia di mila euro? È possibile continuare a contravvenire alla legge? Oppure contare solo sugli immobili dei privati, con tutti gli edifici comunali che versano nell’abbandono a Catania? Quando si passerà a un’accoglienza di secondo livello, cioè alle case vere e proprie?

Leggi tutto
-rete-PolisSocietàStorie

La muta di caccia

Il più tremendo era il più piccolo: Gordon. Un provetto tiratore scelto, specializzato nel maneggiare un oggetto contundente al quale era particolarmente affezionato: una pallina. Una pallina lucidissima, che strofinava di continuo con la manica slabbrata della felpa bordeaux. Una pallina gialla, color pesca sciroppata: il pesantissimo numero 1 in avorio di un vecchio tavolo da biliardo. Suo zio, detto ‘o Tripolino, se la ritrovava in casa per chissà quale ragione. Forse l’aveva trafugata da una bisca nei paraggi, prima ancora che Gordon nascesse.

Leggi tutto
-rete-CronacaInchiestePeriferieSocietà

Storie di paura e di periferia

Superata la viuzza che separa  via “Poggio Lupo” dall’inizio del quartiere San Nullo, si vede affiancato da due motorini sopra i quali ci sono dei ragazzi, tra i sedici e i vent’anni, che lo insultano e gli urlano contro quasi divertiti .  Lui intimorito e spaesato non sa bene cosa fare. I motorini si raddoppiano: ne spuntano altri due .  Ma questa volta uno dei passeggeri si gira verso Nicola e tira fuori il suo asso nella manica: una pistola a salve.

Leggi tutto
-rete-CronacaEconomiaSocietà

Hotel Costa occupato, la polizia ha arrestato i buoni

Per 8 anni è rimasto chiuso l’Hotel Costa e centinaia di studentesse e studenti universitari hanno scontato l’ingiustizia di essere idonei ma non assegnatari di alloggi. “Ne avresti diritto, ma non possiamo garantirtelo” hanno scritto nero su bianco le istituzioni universitarie e regionali. In tanti non si sono potuti permettere gli studi. Ieri mattina le studentesse e gli studenti universitari catanesi hanno deciso di riprendersi quel posto. Un immobile chiuso che avrebbe potuto rispondere con efficacia all’emergenza abitativa che riguarda tanti studenti e tanti nuclei familiari.

Leggi tutto