Siracusa, domani inaugurazione del giardino botanico intitolato a Mario Francese. Eventi anche a Palermo.
Sarà inaugurato alle 10:30 di domani, a Siracusa, alla presenza del Sindaco Giancarlo Garozzo e del prefetto Armando Gradone, il giardino botanico intitolato a Mario Francese, il giornalista siracusano, inviato del Giornale di Sicilia, ucciso a Palermo il 26 gennaio 1979, per le sue inchieste sugli interessi economici di Cosa Nostra.
Per l’assassinio furono condannati: Totò Riina, Leoluca Bagarella (che sarebbe stato l220px-Mario_Francese‘esecutore materiale del delitto), Raffaele Ganci, Francesco Madonia, Michele Greco e Bernardo Provenzano.
Il parco, che si estende su una superficie di 3mila metri quadri, situata nei pressi di Casina Cuti, è stato realizzato grazie alla caparbietà dell’amministrazione comunale attualmente in carica e sarà inaugurato domani, in occasione del 36esimo anniversario dell’omicidio per mano mafiosa del giornalista. All’evento, organizzato con la collaborazione dell’Associazione siciliana della stampa – che sarà rappresentata dal suo segretario regionale, Alberto Cicero, e dal segretario provinciale, Damiano Chiaramonte – saranno presenti, oltre alle più alte cariche militari, il figlio Giulio Francese, la sorella Maria e Aldo Mantineo, revisore dell’Ordine dei giornalisti.
Nel giardino botanico, già approvato dalla Soprintendenza ai beni culturali e ambientali, sono state impiantate, oltre al prato, più di 40 specie fra arbusti, piante erbacee perenni, stagionali, rampicanti, officinali e aromatiche. Inoltre, è in fase di completamento una vasca per le piante acquatiche. Infine, in un sito Internet è stata realizzata una mappa interattiva con foto del posto e immagini delle piante presenti.
A Palermo invece, sempre nella giornata di domani, intorno alle 9:30, in viale Campania, si terrà un’altra manifestazione in ricordo di Mario Francese. Presenzieranno l’evento il Sindaco Leoluca Orlando, il prefetto Francesco Cannizzo, i vertici delle Forze dell’Ordine, la vedova del cronista, Maria e i figli Fabio e Massimo. Saranno inoltre presenti, il presidente dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia, Riccardo Arena, i vertici dell’Assostampa ed il gruppo dirigente dell’Unione cronisti siciliana.
Sarebbe stato meglio fare qualche commemorazione in meno e dare invece una mano ai giornalisti – soprattutto i più giovani – che fanno informazione antimafia senza una lira. Quanto ai rappresentanti dell’Assostampa e dell’Ordine dei Giornalisti siciliani immagino che saranno venuti col capo cosparso di cenere e che, prima di dire qualsiasi altra parola, abbiano chiesto umilmente perdono gli oltre trent’anni di collaborazionismo col monopolio editoriale in Sicilia.