Siciliane senza paura 1923-1942
Donne e ragazze contro gerarchi e grandi proprietari. Breve cronologia di una lotta oscura
1923
Casalvecchio Siculo (ME) Idra Muscolino uccisa durante una manifestazione. Molte donne arrestate
Alì (ME) Molte donne prendono a sassate i carabinieri.
Biancavilla (CT) Manifestazione contro le tasse. Incendio della sede del Fascio e del Circolo dei civili. Numerosi arresti.
1924
Palermo Numerose donne partecipano a una sottoscrizione per una corona di bronzo per Giacomo Matteotti.
1926
Catania Santa Giuffrida per insulti a un milite e a Mussolini condannata a 6 mesi di carcere e a pagare una multa di L. 70
1927
Collesano (PA) Lucia Barreca per offese a Mussolini 6 mesi e multa di L. 1000
1930
Francofonte (SR) Lucia Caponetto per propaganda anarchica 1 anno di carcere
Raffadali (AG) Numerose donne appoggiano lo sciopero operaio. Sassate contro l’abitazione del gerarca.
Tunisi Angela Battifora e la figlia Clara mantennero i contatti con gli antifascisti (Giulio Barresi, sua sorella Elisabetta e con la figlia Clelia)
Linguaglossa (CT) corteo di protesta per l’acqua, maresciallo malmenato dalle donne che furono poi condannate a più di 70 anni di carcere
1934
Palermo Carmela D’Agostino arrestata e denunziata per offese alle istituzioni e al milite.
Mistretta (ME) Carmela Merenda di 44 anni e madre di 6 figli diffidata per proteste contro le tasse.
Cefalù (PA) Teresa Failla diffidata per invettive contro Mussolini.
Caltagirone (CT) Nunzia Giliberto, 34 anni, moglie di Felice Chiaramonte, un confinato, diffidata per litigio con un milite e per offese a Mussolini.
Roccalumera (ME) Carmela Campagna, contadina di 25 anni e madre di 3 figli diffidata per offese a Mussolini per il pignoramento della macchina da cucire, unico sostentamento per la famiglia.
Castellammare del Golfo (TP) Fiorello Giacoma, vedova con due figli, casalinga, antifascista. Confinata per un anno per avere sobillato più volte la popolazione contro delle imposte comunali.
1935
Bronte (CT) Maria Grassia, 28 anni, arrestata per offese a Mussolini pronunciate durante una lite con un cugino fascista innamorato di lei.
Caltanissetta Donne sdraiate sui binari contro partenza per la guerra d’Etiopia
S. Maria di Licodia (CT) Carmela Arcidiacono, analfabeta, urlò “Mussolini lazzarone”. Arrestata e incarcerata.
1936
Fiumefreddo (CT) Ignazia Petitto, 43 anni, vedova, nullatenente con due figli, per offese a Mussolini e per oltraggio a Podestà fu da quest’ultimo denunziata al Tribunale speciale che negò l’autorizzazione a procedere.
Sommatino (CL) Nunzia Ribellino: sua osteria “covo di sovversivi”. Chiusa.
1937
S. Pier Niceto (ME) Maria Antonazzo, Maria Bongiovanni, Anna Catanese, Annunziata Corso, Paola Maimone, Rosa Milicia, Angela Nastasi,Maria Pizzurro, Anna Pulejo arrestate avendo protestato per la riduzione del numero delle fontanine e avendo invaso la sede del Fascio.
Palermo Clelia Barresi, figlia di Giulio, pubblicò un Appello alle donne.
S. Alfio (CT) Giovanna Cardillo coniugata con due figli, analfabeta, casalinga, apolitica. Arrestata il 10 dicembre 1 937 per avere fomentato il malcontento delle donne contro il parroco che aveva venduto alcuni oggetti donati dai fedeli ai santi protettori del paese.
1938
Paternò (CT) Angela Lucchese diffidata per offese a Mussolini.
Palermo Una prostituta fu trasferita per un mese in carcere per offese a Mussolini
1940
Comitini (AG) Carmela Sajeva diffidata per offese a Mussolini.
S. Domenica di Vittoria (ME) Carmela Giardina, in ansia per figlio a Tripoli, per offese a Mussolini incarcerata 15 giorni..
Palermo Giovanna Buscemi diffidata per offese a Mussolini.
Monterosso Almo (RG) Giovanna Burgio, Rosa Giaquinta, Paola Noto e Rosa Trapani diffidate pr “diffusione di notizie false e tendenziose”.
Marettimo (TP) Maria ed Elena Ernandes (madre e figlia) confinate a Marettimo per disfattismo.
Xitta (TP) Giuseppa Giacalone per critiche alle autorità 2 anni di confino
S. Salvatore di Fitalia (ME) Angelina Armali e Giuseppina Orlando diffidate per critiche alle autorità militari.
Catania Natalina Cervini, 5 anni di confino per “opposizione al regime fascista”.
1941
Adrano (CT) Maria Caruso diffidata per offese a Mussolini.
Agrigento Francesca Puma diffidata per “sentimenti anglofili”.
Palermo Giovanna Sustari arrestata “discorsi antifascisti”
Palermo Maria Papadakis, Gertrude Halberthal, Clara Riechier e Maddalena Galessi arrestate per sospetti.
Sortino (SR) Lucia Pistritto e il marito arrestati per “attività sobillatrice”
Licata (AG) Alessandra Morreale diffidata per offese a Mussolini.
Caltagirone (CT) Giuseppa Cosolito diffidata per offese a Musolini.
S. Teresa Riva (ME) Amalia Gregorio condannata per “vilipendio delle forze armate”.
1942
Pantelleria (TP) Bonomo Maria nubile, analfabeta, operaia, antifascista. Arrestata per aver pronunciato la frase: “Se avessi il duce sotto le mie mani gli taglierei il collo, perché ci fa morire di fame, mentre se ci fossero stati gli inglesi saremmo stati ricchi”- Assegnata al confino per anni uno liberata il 29 dicembre 1942 condizionalmente nella ricorrenza del ventennale.
Da vari scritti di Santi Correnti, da Jole Calapso “Donne ribelli” e dal Casellario politico centrale