giovedì, Novembre 21, 2024
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Show must go on

La fase due degli attori indipendenti.

“Durante il periodo di lockdown abbiamo tentato l’impossibile, non potevamo rinunciare al nostro musical. Provavamo ognuno a casa propria tramite webcam. Abbiamo ballato, cantato, recitato in camera, in salone, rischiando di inciampare sul tappeto di casa o di procurarci lividi per il poco spazio, siamo stati ripresi dai nostri vicini più volte per il volume della musica. Non potevamo rinunciare alla nostra più grande passione” afferma la compagnia teatrale catanese indipendente Ouroboros.

“Ci sembrava doveroso non gettare la spugna in una città come Catania, dove teatri come il Bellini e lo Stabile sono in crisi da anni. Per questo motivo, in mancanza di altri supporti varati dal governo, sfruttando le nostre conoscenze personali, abbiamo creato un protocollo precauzionale in modo da autogestirci per le prove teatrali, con distinzione tra attività all’aperto e attività al chiuso, consultabile sul nostro sito ufficiale www.associazioneouroboros.com, all’interno della sezione “Teatro”. Durante le prove tutti indosseremo le mascherine e manterremo la distanza sociale.”

“La scarsa attenzione mediatica e politica verso questo delicato settore rischia di lasciare indietro intere compagnie e organizzazioni che, all’indomani della chiusura serrata, potrebbero disporre di poche risorse e chiudere i battenti. La politica ha dimenticato che molti vivono di teatro, di musica e di arte.”

 “In questi anni abbiamo lavorato tanto per ottenere un luogo dove poterci incontrare, è lo stesso che adesso chiamiamo casa. Siamo in ventitrè, non siamo né attori né ballerini professionisti, ognuno ha il suo ruolo”- Alessandra e Claudia sono le coreografa del gruppo, riescono a rendere coordinati anche coloro che non lo sono per natura; Andrea è il regista, ha accumulato esperienza negli anni,  al liceo veniva sempre eletto protagonista principale; Claudia è la vocal coach, studia canto da tanti anni ormai, sa suonare anche il pianoforte; Carolina, recita anche lei da tanto tempo, monitora la messa in scena, e tanti altri- “A causa delle mascherine dovremo rinunciare all’espressività facciale che è fondamentale per noi attori, l’unico modo per far emozionare il pubblico e per renderlo partecipe dello spettacolo. Le attività culturali, alla pari delle altre, necessitano di ripartire al più presto, affinché questo periodo di buio possa essere sostituito da una nuova luce fatta di arte, musica, teatro, cinema.”

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