Senzacase ai Quattro Canti
Catania. La protesta si estende in via Sangiuliano
“Dov’è il sindaco Bianco? Siamo stanchi di stare in un b&b. Qua ci siamo persone disabili, famiglie con bambini, siamo stanchi!“. Le case. Ancora le case, che però continuano a non spuntare. La protesta dei senzacase da San Cristoforo si é estesa ai Quattro Canti di via Etnea ieri, nel centro fashion di Catania – col decreto Minniti che oscillava tra il capo e il collo. Altre famiglie hanno ripetuto la protesta in un b&b in via Sangiuliano – qui le hanno parcheggiate i servizi sociali – appendendo striscioni sui balconi con una richiesta precisa. Le case.
“Siamo da sei mesi in un b&b con un bambino piccolo e un altro che ci sta per nascere. La stanza è piccola e noi siamo quattro” dice Manuele. “O almeno ci diano un lavoro” aggiunge Giuseppe “con un lavoro potremmo prendere una casa in affitto. Abbiamo una bambina di diciotto mesi”. Sono giovani e dalla finestra del b&b urlano la loro rabbia.
Ma se a San Cristoforo le volanti della Polizia passavano per andarsene – “cca si scantanu” – nel b&b in via Sangiuliano si fermano e soffocano presto la protesta. I ragazzi vengono fatti scendere. C’è anche Alessio, il cantante neomelodico che già da diversi anni lotta per una casa – due anni fa aveva minacciato di buttarsi dallo stesso balcone per lo stesso motivo. I ragazzi vengono visitati su un’ambulanza. Una di loro viene portata al pronto soccorso.
Un poliziotto ammette “Come facciamo a denunciarli? Sapendo che hanno ragione”. È lo stesso che poco prima aveva ammonito un ragazzo che sghignazzava divertito di fronte ai balconi della protesta “Non si vergogna?“.
Intanto dalla regia l’assessore Parisi ci mette la buona parola e rilascia interviste dove ammette che “per adesso case non ce ne sono” e continua, a modo suo, a invocare il dialogo con le famiglie – ancora chiacchiere. A due passi dai Quattro Canti e da San Cristoforo, altre famiglie senza casa stanno preparando piumoni e materassi per dormire in Cattedrale anche stanotte. “Case non ce ne sono” dice l’assessore.
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Un passante si ferma e racconta di essere disoccupato da sette anni ormai “Ci stanno facendo morire” fa, e si mette a parlare di Salvatore La Fata. Fruttivendolo catanese “abusivo” che, quattro anni fa, per protestare contro il sequestro della merce si diede fuoco.