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Il sindacato?
NE FAREMO UN PANDA

Il 13 e 14 dicembre 2011 è prevista a Pomigliano d’Arco la presentazione in grande stile della nuova Fiat Panda. Alla presenza di Ellkan e Marchionne, sarà anche l’occasione per inaugurare l’esportazione del “modello Pomigliano” in tutti gli stabilimenti del gruppo a cominciare dal primo gennaio 2012. 

In realtà la produzione della nuova Panda, che monterà motori prodotti in Polonia e nello stabilimento di Termoli, è già cominciata. A fine novembre, dopo tre anni e mezzo di cassa integrazione e di sostanziale inattività per i quasi cinquemila dipendenti, 133 lavoratori sono rientrati nello stabilimento di Pomigliano intitolato a Gian Battista Vico, a questi se ne aggiungeranno altri 35 fino a integrare i primi 970 addetti nella new company “Fabbrica Italia Pomigliano” entro il 31 dicembre 2011.

Plaudono i sindacati Fim, Fismic e Uilm, che l’11 giugno 2010 hanno firmato l’accordo per Pomigliano, un patto separato che cinque giorni dopo è stato votato dalla maggioranza dei lavoratori ma ha determinato la rottura con Fiom,  critica sulle deroghe a orari e organizzazione.

A inizio dicembre nessun iscritto Fiom è stato ancora richiamato al lavoro. Domenico Loffredo, operaio Fiom di Pomigliano, ancora in cassa integrazione, ha visto molti iscritti Cgil essere «messi a casa all’improvviso e senza spiegazioni. La Fiat consiglia di non essere iscritti alla Fiom. All’inizio apertamente, ma dopo le prime denunce hanno ritrattato».

«A Pomigliano se hai la nostra tessera non ti assumono» dice Massimo Brancato, responsabile Sud della Fiom: 

I metalmeccanici Cgil stanno preparando un dossier per spiegare quello che, secondo loro, è il tentativo della Fiat di modificare definitivamente a proprio favore le relazioni sindacali. Le storie che le autorità vi leggeranno vengono anticipate in parte da Francesco Percuoco, Rsu Fiom dello stabilimento: «C’è il manutentore in cassa integrazione – spiega – che vede i suoi colleghi fare almeno il cinquanta per cento di giorni lavorativi. Si sente dire dal capo che, per sbloccare la sua situazione, potrebbe provare a cancellarsi dalla Fiom. Straccia la tessera ed ecco il cambiamento: entra nella rotazione lavorativa come gli altri».

Ancora, l’addetto al montaggio che racconta di essere stato contattato dal suo capo «per fare il collaudatore su strada dei nuovi veicoli, ma questa possibilità non si avvera – spiega Percuoco -. Il superiore lo richiama e gli riferisce che il suo nominativo non è stato accettato dalla direzione del personale, perché è un iscritto Fiom».

Poi c’è l’addetto alla nuova Panda, che «denuncia le condizioni di lavoro nello stabilimento. I dipendenti, secondo quanto riporta, lavorano normalmente. Ma la Fiat maschera questo con la formazione. In più non timbrano il cartellino, non ricevono il salario aggiuntivo alla cassa integrazione né lo straordinario».

C’è anche un caso di infortunio: l’operaio, però, denuncia di essere stato indotto a dichiarare di essere caduto in casa.

Saranno le autorità a verificare e giudicare quanto leggeranno nel dossier. Per ora c’è un dato di fatto: l’emorragia di iscritti alla Fiom, duecento in meno solo negli ultimi tempi. Possibile un così diffuso e repentino cambio di opinioni?

La paura è che i lavoratori iscritti alla Fiom non troveranno posto nella Fabbrica Italia Pomigliano, la new company di Marchionne se non strapperanno la tessera del sindacato. (gaia bozza)

L’America
DIFENDE LA CASA

Dal 6 comincia negli Usa una grande mobilitazione contro i pignoramenti lanciata dal movimento Occupy Wall Street. Milioni di persone hanno infatti perso la casa negli ultimi anni a causa della crisi finanziaria.

Info: http://occupyourhomes.org

L’Italia
DIFENDE L’ACQUA

Pochi giorni dopo l’appuntamento è a Castel dell’Ovo, a Napoli, dove il 10 e l’11 dicembre si terrà un incontro promosso dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua per costituire la Rete europea per l’acqua pubblica. Per conoscere il programma: http://www.acquabenecomune.org/Programma_Napoli_10,11.pdf

Aristofane
AL TEATRO VALLE OCCUPATO

A Roma, al Teatro Valle Occupato (via del Teatro Valle, 21) dal 16 al 18 dicembre il Teatro delle Albe e Punta Corsara presentano “Ravenna Napoli Lamezia”.

Il programma prevede il 16 Capusutta, Donne al parlamento, riscrittura da Aristofane; il 17 Teatro delle Albe, L’isola di Alcina e La canzone degli F.P. e degli I.M.; il 18 la proiezione del film Ubu sotto tiro e a seguire Punta Corsara, Il convegno.

a cura di Francesco Feola e Luca Rossomando

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