I martiri di Corso Martiri
Catania. Un grande spazio “vuoto”, residuo dello sventramento edilizio degli anni Sessanta. Vuoto per modo di dire, perché – accampati alla meglio – ci vivono decine di esseri umani. Dove andranno a finire, ora che le ruspe degli imprenditori tornano a finire il “lavoro” interrotto cinquant’anni fa? Chi lo sa. Sono soltanto persone. Mentre a Catania contano solo i soldi e chi li fa girare. Legalmente o no
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