Quante Lilan nelle nostre strade? E quante coscienze sporche rivestite?
La mafia che si manifesta in ogni società, sfruttando nuovi e vecchi mercati.
Leggi tuttoLa mafia che si manifesta in ogni società, sfruttando nuovi e vecchi mercati.
Leggi tuttoC’è chi dedica opere d’arte ai senza tetto e chi impone loro una multa o li lascia morire di freddo.
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D’altronde legislazioni dei paesi europei rendono il traffico illegale l’unico modo per raggiungere le coste europee: così, come i topi in gabbia, degli esseri umani, colpevoli soltanto di essere nati nella parte sbagliata del globo, affidano la loro vita alla speranza. Perché in Libia c’è la guerra, quella con le bombe, le mitragliatrici e il coprifuoco. Quella che formalmente il nostro paese ripudia ma che spesso sostiene in modo neanche troppo celato. Quella che, con la stessa facilità con cui a Risiko si spazzano dal tabellone i carri armati nemici, uccide civili: uomini, donne, bambini. Quella che noi italiani, fortunatamente, conosciamo solo dalla lettura dei libri di storia o dai racconti, neanche troppo nitidi, dei nostri nonni.
Leggi tuttoIn molti e molte ti ricordano resistendo e così anch’io ti ricordo scrivendo dall’altra parte del mondo. Il tuo popolo vuole la terra rubata dallo Stato, tu sei la rivoluzione.
Leggi tuttoUna radio spagnola intervista il vice direttore de “I Siciliani giovani”.
Leggi tuttoAd agosto migliaia di incendi hanno colpito l’Amazzonia, la foresta tropicale più estesa del Pianeta, che è compresa tra Bolivia, Brasile, Paraguay, Perù, Colombia, Venezuela, Ecuador, Guyana, Guyana francese e Suriname. La foresta conserva il 20% dell’acqua globale e il 10% delle specie animali, inoltre immagazzina il 25% del carbonio presente sulla Terra. Le fiamme che stanno consumando l’Amazzonia riguardano tutto il Pianeta: aumentano gli incendi, aumentano le emissioni di gas serra.
Leggi tuttoIl lavoro in Giappone è valutato secondo la quantità e non secondo la qualità. Le promozioni non dipendono dai meriti, ma dall’età e dagli anni di servizio. In media si lavora dodici ore al giorno, di solito tutte di seguito. Un mare di sacrificio e di conformismo. La morte per troppo lavoro in Giappone ha un nome preciso: “karoshi”.
Leggi tutto“Tuffati” disse lu re. ‘U caruso guizzò lestamente giù diritto come un pesce (da donde il nome) e per qualche picca di lui non rimase che il colliè di bollicine su dall’acqua profonda. Eppoi le bollicine si ruppero e ricciuta e ridente rivenne su la testa. “Rieccovi l’anello, maestà!”. “Bene!” sorrise il re.
Leggi tuttoGemellaggio tra Catania e Alessandria d’Egitto: diritti umani, mummie e il Cavaliere di Gran Croce.
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