Nord & Sud
mondo su <=> mondo giù
Usa-Urss
PARTE SECONDA
Gli Usa hanno reso noto di voler distribuire 200 milioni di dollari ai ribelli siriani, 41 milioni ai profughi siriani in Giordania, 155 direttamente in Siria, gli aiuti Usa attualmente versati in Siria ammontano a 815 milioni. E ovviamente la Russia, principale sostenitrice di Assad s’incazza, motivo per cui alla fine a Snowden è stato dato il salvacondotto per lasciare l’aeroporto di Mosca.
Tutti i rapporti diplomatici con la Russia tesi, di nuovo si discute di un eventuale ingresso della Georgia nella Nato, ancora aperta la questione dell’Ossezia del sud e dell’Abkhazia, la cui indipendenza era stata riconosciuta dalla Georgia provocando l’aspro e breve conflitto con la Russia nel 2008.
Anche lo scudo spaziale è stato riesumato come argomento del contendere, gli Usa hanno confermato di volerlo erigere in Polonia entro il 2018.
Pil e banche
CHI PERDE E CHI GUADAGNA
Il Pil francese cresce dello 0,5% (e son soddisfazioni!), in realtà non è neanche vero questo, perchè la BCE ritiene più realistica un’oscillazione tra il meno e il più zerovirgolauno. La Germania cresce dello 0,75, la Grecia avrà bisogno di un altro pacchetto di aiuti o di una rinegoziazione del credito entro il primo trimestre dell’anno venturo. Intanto però gli Usa stanno andando meglio di tutti, persino della Cina, tanto che il capo della FED ha dichiarato di prevedere un aumento dei tassi, che sono fermi dal 2008. La borsa Usa prevede quest’anno di guadagnare 1000 miliardi, come non mai, il Pil cresce del 2,8%. Quello che è curioso è che i commenti a questa fantastica oscillazione oscillano tra il più cupo pessimismo e lo sfrenato entusiasmo per il superamento di una recessione che durava da sei trimestri.
“È Amazon,
BELLEZZA!”
La Washington Post è stato acquistata da Amazon. Amazon sta passando come un rullo compressore sugli editori, sui mercati del libro mondiali, fregandosene ampiamente di storia e tradizione e poi ti compra un marchio storico e simbolico del giornalismo USA. Farà dumping informativo? Avrebbe potuto prendere o creare l’Huffington Post. Evidentemente ha sentito il bisogno di una rispettabilità, di una storia mondialmente riconosciuta. Farà dumping salariale? Dell’informazione? Che programmi avrà?
Quello che interessa di più, è che due erano i giornali Usa, il NYTimes si è salvato, tutto il resto è fuffa. Da un punto di vista economico, aziendalmente, ci vorrebbe un bagno d’umiltà per tutti.
Il modello Amazon, di sfruttamento dei blogger, di informazione gratuita, di giornalismo affidato alla coscienza del singolo retribuito a pacche sulle spalle è diffuso da una ventina d’anni, Amazon in più porta solo la potenza federativa di un progetto economico. Criticabile? Certo, ma l’unico che oggi abbia corso. Allora due sono le possibilità, o si crea un modello economico alternativo, oppure tra 4-5 anni ci stupiremo che anche il NYT sia affondato.
Turchia
“RETOUR A LA NORMALE”
La Turchia torna piano alla normalità, ma non ottiene aiuti direttamente dagli Usa per i profughi siriani. Erdogan ha risolto la crisi violentemente, vuole diventare l’ago della bilancia tra le forze islamiche e l’occidente. L’Egitto è in stallo, i fratelli mussulmani accusano i militari di far fallire le mediazioni Usa (Kerry) e europeee (Ashton), mentre i manifestanti pro Morsi (presidente deposto) sono stati decimati (47 morti). Gli è che se non si sblocca la situazione in Egitto, non si vede proprio come le imminenti negoziazioni tra Israele e Palestina possano avere uno sbocco (e infatti Nethaniau ha appena annunciato la costruzione di 550 nuovi insediamenti nelle colonie). Tutto questo vuol dire che la mediazione Usa sta fallendo su tutta la linea, non è un caso che si senta sotto attacco e che abbia sconsigliato agli americani viaggi in medio oriente e abbia diramato un’allerta rossa alle ambasciate e costringendo un altissimo numero di diplomatici a rientrare negli USA e chiudendo due dozzine di permanenze. Questo allarmismo ha poi scatenato la reazione caustica dei siti islamisti, che hanno esultato per il panico che hanno scatenato e anche la reazione indispettita degli alleati, che si sono sentiti squalificati nella loro capacità di garantire la sicurezza locale (Libia e Yemen).
La fortuna
DI ASSAD
Siria, il convoglio di Assad è stato attaccato con 17 granate, la televisione siriana prima ha smentito poi ha mostrato le immagini di Assad in una moschea. Reporter senza frontiere ha mostrato le immagini satellitari di Aleppo prima della guerra e ora: Dresda.
Guantanamo
MACHT FREI. ANZI NO
Guantanamo è ancora aperta. Prigionieri dalla colpa incerta, detenuti da undici anni, con una prospettiva incerta, scontano i sensi di colpa occidentali. Hanno provato con lo sciopero della fame, vengono nutriti a forza. I casi peggiori sono quelli dei cittadini europei, che non vengono reimpatriati per paura che le loro storie escano fuori, forse verranno rispediti in Paesi mediorientali dove si perderanno le loro tracce.