“Non vedo, non sento e parlo d’altro”
LETTERA APERTA A CHI NON VUOL SENTIRE
di padre Giuseppe Trifirò parroco
Al Sig. Presidente del Consiglio
Ai Sig. Ministri della Repubblica
Al Sig. Presidente Regione Sicilia Al Sig. Prefetto di Messina
Ai Sig. Assessori Regione Sicilia Ai Sig. Onorevoli nazionali e
regionali/ ecc. ecc. ecc.
Carissimi, sono passati dei mesi dal famoso incendio della Raffineria di Milazzo e come è costume dei nostri Governanti e Politici, passata la tempesta, tutto torna alla normalità e questo lo dico non ssoltantoper l’incendio della Raffineria, ma per tutti i disastri e alluvioni che sono diventati ormai il pane quotidiano della nostra Italia.
In una prima fase, quella immediatamente dopo il disastro, tutti i Governanti e Politici nazionali e regionali si attivano a fare la loro comparsa con dichiarazioni e promesse di interventi immediati, scaricando ognuno la responsabilità sugli altri. In una seconda fase si parla di meno e in maniera più pacata senza fare riferimento a interventi concreti. In una terza e ultima fase cade il silenzio assoluto.
Carissimi Ministri dell’Interno, della Salute e dell’Ambiente, carissimi Politici Nazionali e Regionali, a che punto siamo?
Sono passati dei mesi e il nostro Territorio è come prima tale e quale: la Raffineria continua nel suo ritmo indisturbata, la Centrale termoelettrica di Archi insiste sul CSS, mentre l’aria è sempre irrespirabile, gli odori molesti continuano a provocare nausea e malessere, la popolazione è sempre più preoccupata e vive con l’incubo di un nuovo disastro.
Ancora una volta mi rivolgo a voi tutti che avete il potere legislativo,politico, ammi- nistrativo ed economico e vi esorto a cam- biar politica prima che sia troppo tardi.
La difesa del Creato
La dottrina sociale della Chiesa, specialmente nella “Sollecitudo rei socialis” del 1987 e della “Centesimus annus” del 1991 di Giovanni Paolo II, ci invita a riflettere su questi tre principi:
– Il bene supremo non è la produzione o l’economia, ma la dignità della persona umana.
– La Chiesa si impegna con ogni energia a difendere i diritti umani contro ogni forma di razzismo, di violenza e di sfruttamento.
– La difesa del Creato è una delle più grandi preoccupazioni del mondo di oggi.
A questo terzo punto fanno eco il papa Benedetto XVI quando dice “Uno dei campi, nei quali appare urgente operare, è senz’altro quello della salvaguardia del creato” e papa Francesco, che sta preparando una nuova enciclica sull’Ambiente. Egli ha detto tra l’altro:
“… che il creato non perdona”.
Non si può compensare col denaro
Carissimi, penso che molte leggi dello Stato, le quali ci hanno portato al disastro ecologico e alla fame, siano sbagliate perché vanno contro la Legge Naturale e vi esorto a cambiarle subito se volete salvare la vita, la salute, il lavoro e il creato.
Prima di tutto bisogna cambiare le leggi che regolano tutti gli inquinanti emessi dalle industrie e basate sulla media giornaliera, mensile o annuale.
Non deve esistere nessuna media e il limite stabilito dalla legge, il minimo possibile, non deve essere mai superato perché il superamento anche di pochi minuti può recare un danno enorme alla salute e all’ambiente.
Bisogna cambiare anche la legge che regola la produzione e il trasporto dell’energia elettrica e far si che non sia tutto concentrato su un piccolo territorio. Non si può accettare neppure la legge che dà un compenso in denaro ai Comuni dove passano gli elettrodotti. Questo denaro dovrebbe essere impiegato per fare degli impianti il meno inquinanti possibili.
Sinceramente non riesco a capire, come in alcuni posti i cavi elettrici possono essere interrati o passati in centri non abitati mentre qui da noi passano tutti e numerosi nei centri abitati e sulle campagne, causando molto danno alle persone e all’agricoltura. Certamente si tratta solo di questione economica e questo è imperdonabile!
Abbiamo fatto capire, in moltissimi modi, il danno prodotto e che continua a produrre Terna, ma senza alcun risultato.
Nell’ultimo incontro a Palermo si era deciso di rivolgersi all’OMS, per uno studio serio e approfondito, sull’elettrodotto a doppia Terna di 380 Kv.
Questo studio non è stato mai fatto mentre l’elettrodotto è quasi terminato, pronto a entrare in funzione.
Fatte per avvantaggiare i potenti
Carissimi, prima di terminare, sento il dovere di ringraziare tutti i Sindaci e Amministratori del Comprensorio che hanno preso a cuore il problema della salute dei cittadini e il risanamento ambientale e li invito a non demordere, ma a continuare a lottare accanto ai cittadini e di organizzarsi per creare un fronte comune sul Territorio.
Inoltre voglio ricordare che da più di 50 anni si sta facendo di tutto per distruggere non solo il nostro Territorio, ma tutto il Pianeta Terra. Stiamo toccando con mano, dove ci ha condotto questa politica affaristica che sta procurando disoccupazione, fame e miseria. Sono convinto che siamo giunti a questo punto perchè le leggi sono fatte per avvantaggiare i potenti, gli industriali e il potere politico ed economico.
“Vi supplico, cambiate!”
In quasi 40 anni di lotta contro questi signori dell’inquinamento, della morte e del disastro economico, ho ricevuto e ricevo sempre la stessa risposta. “Noi lavoriamo in conformità alla legge e per il bene dei cittadini”.
Carissimi Politici e Legislatori, siete stati poco attenti alle esigenze e ai suggerimenti del popolo, togliendogli tutti i diritti e lasciandogli solo i doveri. Vi supplico, cambiate!