L’umanità contro Salvini
In centinaia al porto di Catania per liberare i migranti tenuti in ostaggio a bordo della nave Diciotti.
Centinaia di persone ieri sera al porto di Catania hanno manifestato per chiedere l’immediato sbarco dei migranti a bordo della nave Diciotti della Guardia Costiera, da tre giorni ormeggiata al molo quattro del porto.
Il Ministro dell’Interno nel pomeriggio di ieri aveva ironizzato sulla scarsa presenza al presidio permanente che le associazioni antirazziste stanno svolgendo al porto. Ma lo schiaffo a Salvini è arrivato in serata quando già dal tardo pomeriggio molte centinaia di persone hanno preso parte al presidio, aderendo anche all’iniziativa di alcuni artisti catanesi che hanno lanciato l’idea di portare un arancino come segno di accoglienza ai migranti.
C’erano le associazioni, le famiglie, i collettivi, i sindacati, le forze politiche. C’erano i boy scout e un gruppo di bambini con un cartello scritto coi pennarelli colorati: welcome. Benvenuti. C’era la città, umana e antirazzista. Molto più numerosa di chi semina odio e aizza alla guerra tra poveri.
Proprio durante la manifestazione è giunta la notizia della liberazione dei primi migranti: i 27 minorenni. Il presidio si è sciolto, per riconvocarsi la mattina, non appena tutti i minori sono usciti dal porto a bordo dei mezzi delle comunità. Lì troveranno finalmente dignità e sicurezza.
Chi pensava che avesse vinto l’indifferenza ha trovato al porto una Catania bella, antirazzista e solidale.