giovedì, Novembre 21, 2024
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Lotta (vera) al lavoro nero

La Camera Popolare del Lavoro di Napoli e lo Sportello Lavoro del Colapesce di Catania

Da maggio 2015 è attivo a Materdei, nel cuore di Napoli, lo sportello di assistenza legale dell’Ex Opg Je so’ Pazzo. Attivisti e legali collaborano per supportare coloro che si vedono negare i diritti sul posto di lavoro. Da allora molti lavoratori si sono rivolti allo Sportello Legale per avere assistenza e formazione sugli obblighi contrattuali e sulle modalità per denunciare condizioni di lavoro al limite dello sfruttamento.

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foto Mario Libertini

Ida, giovane cameriera napoletana, si è rivolta alla Camera Popolare del Lavoro dell’Ex Opg su consiglio di un’amica cui aveva raccontato le vessazioni subite sul posto di lavoro: “Era un locale con un contratto fasullo. Ore di lavoro non registrate, niente tredicesima e ferie. In otto anni, specie negli ultimi due, tutta una serie di vessazioni nei miei confronti”.

La condizione di Ida è tipica del lavoro “grigio”, in cui il contratto c’è ma non viene rispettato. Poi c’è il lavoro nero, molto frequente al Sud: ”La maggior parte dei lavoratori non sa che anche il lavoro in nero è tutelato. I lavoratori debbono sapere ciò cui hanno diritto” dice Dario Pruiti, avvocato del lavoro, operante al centro Colapesce di Catania.

“Alla Camera Popolare..” -dice Ida- “sono stata accompagnata in un vero e proprio iter in cui ho preso consapevolezza dei miei diritti. Dopo una lunga trattativa ho finalmente ciò che mi spettava. Spero che la mia testimonianza dia forza ad altre persone che si trovano in situazioni come la mia!”.

Anche a Catania è nato uno sportello-lavoro analogo, al Centro Colapesce. E‘ una via di mezzo tra l’attività napoletana dell’ Ex Opg e i “Clash city workers”, collettivi che dal 2009 in diverse città d’Italia si occupano di lavoro in modo parasindacale.

”C’è disparità in tutto” -dice Andrea Costa, un altro avvocato al Colapesce- “In primis assenza di omogeneità fra centro e periferia, che inevitabilmente si ripercuote sui salari“.

A Napoli la Camera Popolare l’estate scorsa ha organizzato I Prodotti del Lavoro nero, una campagna rivolta specialmente ai lavoratori della ristorazione.

L‘Ex Opg ha prodotto un Manuale di autodifesa: Cinquanta sfumature di lavoro nero: come combatterle, con le indicazioni legali di base per denunciare sfruttamento e lavoro nero.

“Abbiamo scritto questo manualetto” -scrivono i redattori- “per dotarci di uno strumento pratico per combattere un problema che troppo spesso pare senza soluzione. Le indicazioni fornite per costruire il proprio dossier servono per quando un giorno decideremo di chiudere un dato rapporto: avremo ottime chances di recuperare quanto ci spetta, e pure di farla pagare a chi ci ha sfruttato.

“l lavoro è un tema centrale” -dicono i ragazzi del Colapesce- “Siamo governati dai grandi imprenditori della città”.

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