giovedì, Novembre 21, 2024
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Lentini, colpito il patrimonio del boss lentinese Sebastiano Brunno: sequestrati beni per 200mila euro

ANCORA DURI COLPI ALLE TASCHE DI “NEDDU ‘A CRAPA”, OVVERO SEBASTIANO BRUNNO, IL BOSS DI COSA NOSTRA CONSIDERATO A CAPO DEL CLAN LENTINESE DEI NARDO LEGATO A QUELLO DEI SANTAPAOLA A CATANIA.

Al soggetto sono stati sequestrati beni per 200 mila euro, tra i quali diversi veicoli e l’appartamento di Carlentini sito in zona Balate di Zacco, dove vivono la moglie e i figli, immobile che risulta ancora intestato all’impresa edile che lo ha realizzato. A conferma di ciò, le dichiarazioni di un collaboratore di giustizia: “L’appartamento dove abita ancora oggi la famiglia Brunno è tuttora intestato al costruttore. Ma si tratta di un trucco finalizzato ad evitarne il sequestro da parte della magistratura; ciò mi è stato raccontato dallo stesso Brunno nel 2007-2008″.

Il provvedimento, ancora in fase di esecuzione, è frutto della sinergia tra la Procura della Repubblica guidata da Giovanni Salvi e la Direzione investigativa antimafia di Renato Panvino.

L’attività è stata avviata grazie anche all’arresto – compiuto eccellentemente dai Militari dell’Arma di Augusta in seguito alle denunce di alcune vittime – di tre uomini accusati del reato di estorsione aggravata con metodo mafioso ai danni di commercianti e ristoratori. I tre malviventi, Pippo Floridia, 59 anni di Lentini, Marcello Ferro, 54 anni e Giuseppe Petullà, 43 anni, entrambi di Augusta, avrebbero infatti chiesto il pizzo a piccole e medie imprese, per cifre annue che andavano dai 500 ai 6 mila euro, destinate a depositarsi nelle casse del famigerato clan Nardo.

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Danilo Daquino

Nato e cresciuto a Lentini (Sicilia), studente e coordinatore di un'associazione locale, estremo difensore dei valori della Legalità, della Giustizia e della Libertà. Da sempre impegnato nel sociale e dedito all'aiuto degli ultimi e dei più deboli, nel 2014 è stato premiato con una borsa di studio per la Solidarietà. Collabora con le redazioni di Telejato Notizie e Telejunior ormai da parecchi anni, come cameraman, intervistatore, scrittore e conduttore del TG, grazie alla sua passione per il giornalismo d'inchiesta che nutre sin da adolescente. Per conto delle due emittenti televisive, sta curando un'inchiesta sul record di morti per leucemia nei comuni del Siracusano.

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