giovedì, Novembre 21, 2024
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Legge elettorale: il Comitato Iovotofuorisede chiede un emendamento per il voto in mobilità

‘’La nuova legge elettorale non può lasciare fuori dalla democrazia oltre un milione di cittadini in mobilità che si trovano a vivere temporaneamente lontano dalla propria città di residenza, sia in Italia che all’estero.

Per questi cittadini, che contribuiscono in maniera determinante al dinamismo e alla competitività della nostra economia con la loro mobilità, risulta spesso impossibile recarsi alle urne il giorno delle votazioni.’’

Lo dichiara Stefano La Barbera, presidente del Comitato Iovotofuorisede, che ha lanciato una petizione on-line firmata da oltre 13.000 cittadini e che denuncia come soltanto l’Italia ad oggi non preveda modalità di voto a distanza all’interno dei propri confini nazionali.

‘’In tutta Europa questa categoria di cittadini è tutelata da apposite leggi. E’ ora di colmare questo anacronistico deficit democratico che affligge il nostro Paese -prosegue-La società moderna richiede un elevato grado di mobilità territoriale sia sul territorio nazionale che su quello estero per poterne cogliere le opportunità e la politica non può rimanere ferma di fronte a questi cambiamenti: chiediamo alle forze politiche di introdurre senza indugi nella legge elettorale un emendamento bipartisan che garantisca il diritto di voto in mobilità.

Questa è l’occasione per dimostrare che la politica può e deve rispondere alle esigenze che vengono dalla società civile in maniera rapida e incisiva, e per contribuire in maniera tangibile a riavvicinare il cittadino alle istituzioni democratiche.

E’ un dovere –sottolinea- specialmente nei confronti dei giovani che sono la fascia di popolazione più interessata da questo tipo di mobilità.

Cercheremo di farci sentire con tutti i mezzi a nostra disposizione, a partire dalla Rete dove è stata lanciata una campagna di sensibilizzazione con l’hashtag #iovotofuorisede”.

www.iovotofuorisede.it

salvatore.ognibene

Nato a Livorno e cresciuto a Menfi, in Sicilia. Ho studiato Giurisprudenza a Bologna e scritto "L'eucaristia mafiosa - La voce dei preti" (ed. Navarra Editore).

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