L’antimafia vive
Ricordiamo Falcone e i suoi fratelli.
Sempre, non solo un giorno. E non a cerimonie, non con chi non ci crede
A Palermo, su ordine delle autorità, si è cercato di impedire agli studenti (anche a colpi di manganello) di ricordare Giovanni Falcone e i suoi uomini, caduti per difendere il popolo dal potere mafioso. E’ di moda, di questi tempi, schernire l’antimafia, aggredire i “professionisti” che vi “fanno carriera” (quando non li ammazzano), applaudire compuntamente i falsi antimafiosi e combattere quelli veri. Ma i giovani non ci stanno e non ci stanno i cittadini onesti.
Noi dei Siciliani, che da quarant’anni portiamo avanti questa lotta, appoggiamo i ragazzi che civilmente e coraggiosamente hanno onorato Falcone, i suoi fratelli e tutti coloro che hanno dato dolore e sangue per la libertà di noi tutti.
Organizziamoci, stiamo uniti, e andiamo avanti. Falcone non va ricordato solo nel giorno di Falcone, ogni giornata è buona per ricordare che l’antimafia vive.