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L’allegro funerale di Salvini a Catania

3 ottobre 2020: Salvini è a Catania per essere processato.

Il Tribunale di Catania è blindato, nessuno vi può sostare.  Da un lato ci sono i manifestanti che manderebbero al rogo Salvini, dall’altro i leghisti siciliani tutti over sessanta. “Processateci tutti”, “Stop invasione” dicono.

In piazza Verga circolano molti poliziotti, c’è anche la Digos presente e sull’attenti: uno di loro, nei video che sono circolati in rete, era ripreso in camicia e jeans, caschetto e manganello, mai visto un outif del genere.

I manifestanti anti Salvini sono all’incirca mille, in netta maggioranza rispetto agli avversari, li vedo in diretta dallo schermo del mio pc, in Redazione.

Mentre le foglie degli alberi al giardino di Scidà si muovono, piazza Trento si è riempita: gli attivisti vengono da tutta la Sicilia, ci sono palermitani e catanesi insieme- non si menano stranamente- ci sono i collettivi dei licei catanesi, tra cui il Collettivo Galilei, uno dei più intraprendenti in città, c’è Lps, lista studentesca.

“Gli africani sono bellissimi”- dice a gran voce una manifestante a Marcello ( dei Siciliani)- “Io non ho paura di loro, anzi credo possano solo essere una risorsa per un paese morente e anziano come l’Italia.”

Matteo, Giovanni, Marcello, Emilio, Abubakar e Gibriel continuano a seguire la folla, distanti fra loro e muniti di mascherina. Ogni tanto applaudono ai discorsi che pronunciano i capobanda e a volte si improvvisano giornalisti e fotografi di buon livello. Le foto di repertorio sono tutte opera loro, anche quella che riprende i cinque ragazzi olandesi di estrema destra, senza mascherina.

I cori sono iniziati: “Catania non si Lega” dicono alcuni, “Fuori la Lega dalla Sicilia” o “Mai con la Lega” dicono altri.

 Io ed Elena, che ha curato la regia per la diretta streaming, notiamo che sono presenti oltre ai soggetti politicizzati anche cittadini comuni. C’è la ragazzina con i capelli colorati, c’è la vecchia signora che porta a spasso il cane, c’è una bambina sulle spalle di suo papà.

Alle 11 è arrivata la notizia che tutti aspettavamo, chi dal giardino, chi dalla piazza: il pm Andrea Bonomo ha chiesto al Gup Nunzio Sarpietro di non procedere, passando all’archiviazione del caso. Il venti novembre, presso il carcere di Catania “Bicocca”,verranno ascoltati un certo Giuseppe Conte, un certo Di Maio, uno dei migranti e tanti altri.

Il corteo si è esaurito intorno alle quattordici.

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