La scoperta dell’acqua calda
Siamo esterrefatti! Allibiti! Sconvolti!
Negli scranni del consiglio comunale della città di Catania siedono, camuffati di brave persone, una mezza dozzina di consiglieri eletti con voto di scambio di chiara origine mafiosa!
Incredibile!
Non ce lo saremmo mai aspettato!
Questa eccezionale scoperta dell’on. Musumeci, presidente della Commissione regionale Antimafia, ha colto di sorpresa non solo gli interessati, ma tutti i cittadini catanesi, non solo, ma anche quelli di Adrano, Paternò, Belpasso, Passopisciaro, Realmonte, e persino di Corleone.
Cittadini tutti altamente preoccupati che anche all’interno dei loro consigli comunali sia, improvvisamente, accaduto qualcosa del genere.
Dove sono andati a finire i bei tempi passati di quando a Catania era sparito il voto di scambio, il clientelismo del povero e del mafioso, e la scheda, deposta nell’urna in tutte le tornate elettorali, era pulita, immacolata, trasparente, immersa nella trasparenza della maturità politica e nella consapevolezza onesta dei votanti?
Ma adesso tutto è cambiato!
La mafia corrompe anche a Catania non solo la festa di Sant’Agata, ma anche le elezioni comunali…
Mettiamo da parte lo scherzo!
Vogliamo solo dire all’on. Musumeci che il dilemma è cornuto!
Delle due l’una: o egli sospetta, come tutti noi, che una percentuale degli eletti, utilizzi appoggi clientelari e talvolta mafiosi, ed allora ha scoperto l’acqua calda, oppure egli sa, chi, quali e quanti sono i consiglieri comunali che a Catania sono stati eletti con l’appoggio delle cosche mafiose.
Si affretti allora a conferire con i magistrati, subito, perché i nomi dei mafiosi che ci amministrano li vogliamo sapere anche noi!
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