La malafigura del Liotru
*La colpa non è sua, certamente. “Ma a furia di belle parole – pensa luimi sa che i catanesi dormono, e stanno sognando”*
Come ogni mattina il geometra Liotta si avvia, col giornale sotto braccio, verso piazza Duomo e si siede sui gradini del ” liotru”.
E subito chiede al nostro elefante di pietra nera:
*”Come va liotru? a cauru come semu misi?”.*
*”Cauru assai! Menu mali ca sugnu di petra e non suru!”.*
*”Veru ma ora c’è chiù friscu. Ora mi siedo e mi leggiu u giurnali”.*
*”Non ta sittari! Non hai letto l’ordinanza del nuovo podestà Trantino? I cristiani non possono sedersi sui miei gradini nè in quelli delle chiese, non possono sdraiarsi nelle aiuole, non possono bere in strada ma solo nei locali, e stai attento che magari na to casa ta cumpurtari bonu,
altrimenti, multe salate.”*
*” E cosa è sta nuvità?” *chiede il geometra Liotta, che non sa niente dell’ordinanza.
*”Catania è troppu bella *- sentenzia l’eefante – e* non si può rovinare per i troppi poveri fitusi che fannu fari mala figura ai bravi catanesi.
Chistu si chiama decoro urbano”*
*”Ah si?E allura u casinu che ci fu nei giorni scorsi, quannu ccu cauru mancau a luci e l’acqua e i quartieri sa ribbellanu, questo non fa parte
del decoro urbano?”*
*”Eh, caro geometra, sta vota avi raggiuni lei. A Catania, chi governa fici
na gran mala figura!”*
* * *
Questa, cari lettori, è una favola. Eppure è anche la verità.. Catania città metropoli, Catania città turistica, città moderna e commerciale, è pure questa Catania qua. Dove “imprenditori” discutibili
fanno speculazione, magari,chiedendo pure una mano ai mafiosi. E quando arriva la catastrofe, il caldo estremo o il maltempo esagerato, i cavalieri e i politici ne sanno assai di più degli scienziati: “Cambiamento climatico? Quando mai!”.
Presunzione e ignoranza: e chi ci va di mezzo siamo noi, uomini e donne catanesi, soprattutto se vivono nei quartieri. Passata l’alluvione o finito l’incendio, tutta torna normale: non è successo niente. Le solite
parole – *”splendore”,
“decoro urbano”, “città felice”* – tornano a circolare.
*”Catanisi* – pensa *’u liotru* che ascolta e guarda – *non è alla fine con ‘sti beddi paroli vi viete addormisciuti e sognate di stare bene?”.*