La folle ordinanza del Sindaco di Catania. “ Vietato sedersi sui gradini. Vietate indecenze nelle private dimore”
Lo scorso 13 luglio il Sindaco di Catania, appena eletto, Enrico Trantino ha emesso un’ordinanza al fine di tutelare la sicurezza urbana e il decoro. Riportiamo in coda all’articolo il documento originale a conferma che ciò che scriviamo è vero, seppure appaia surreale.
Con ordinanza numero trentuno, il Sindaco ordina! Numero uno. “È fatto divieto a chiunque, con il proprio comportamento, nei luoghi pubblici e – perfino – nelle private dimore, di essere causa di turbamento e pregiudizio dell’ordinata e civile convivenza, recare disagio o essere motivo di indecenza”. Numero due. “È fatto divieto di sedersi, – o addirittura – sdraiarsi o – guai a voi – dormire sul suolo pubblico o nelle aree ad uso pubblico o aperte al pubblico passaggio, sui – udite udite – sagrati delle chiese, sui gradini dei piedistalli delle statue dei monumenti”. Vietato sedersi “sulle soglie, sulle pavimentazioni, sui muretti, sui gradini posti all’esterno di edifici pubblici”. Vietato sedersi “sugli spazi verdi e – persino – sugli arredi urbani”.
Numero tre. “È fatto divieto a chiunque di consumare bevande alcoliche al di fuori delle aree pertinenziali dei pubblici esercizi”. Numero quattro. “È fatto divieto di detenere strumenti idonei all’imbrattamento di immobili”.
“Chiunque trasgredisca è soggetto al pagamento di una somma da 50 a 300 euro”. “In caso di recidiva la sanzione è raddoppiata”. “Al Corpo di Polizia Municipale è affidato il compito di far osservare l’ordinanza”.
Ce li immaginiamo già i vigili urbani agli ordini di Trantino, citofonare al signore che esce nudo dalla doccia per multarlo per l’indecenza. Rincorrere i bambini che rotolano sui prati o che si sdraiano alla villa per guardare le nuvole. Perquisire gli zaini di qualche studente che esce di scuola con dei pennarelli. Perseguitare i senza tetto che non hanno altra casa se non i portici, due panchine, il sagrato di una chiesa.
ord.n.31