La buona politica
La buona politica diventa elemento centrale, per abbattere le distanze.
E’ proprio il rapporto tra politica e potere il tema della seconda giornata del raduno. Ne abbiamo parlato insieme a Vittorio Agnoletto (presidente del Genova Social Forum, ex presidente di LILA, deputato del parlamento europeo), Davide Mattiello (presidente di Benvenuti in Italia, deputato parlamentare PD) e Gabriella Stramaccioni (Libera Nazionale). Che cos’è allora la politica? Secondo Mattiello, politica è moto interiore che agisce di fronte al suo complemento: l’ingiustizia sociale. La politica è tenerezza. Saper riconoscere che quel problema, è anche un problema mio. Ma come sappiamo il “moto”, non basta. Rischia di trasformarsi in frustrazione e disperazione se piegato a se stesso. La reazione deve trasformarsi in “conoscenza” e “metodo” per essere efficace. Innanzitutto,conoscenza. Conoscenza intesa come costruzione di pensiero, cultura e orizzonte politico. A partire dai principi dalla nostra Costituzione – continua Mattiello. Ma la politica non è solo un’insieme di valori, non è solo un orizzonte culturale. La politica è almeno, altrettanto un’insieme di competenze specifiche, che riguardano il “come” – continua Agnoletto. Per questo è necessario affiancare lo strumento del potere. Uno strumento che ha bisogno di essere esercitato ed addomesticato per non trasformarsi in “bestiale violenza”. E qui, che categorie come “organizzazione”, “rete”, “esercizio”,“mediazione”, “tattica” e “strategia” diventano fondamentali. Così, People have the power acquista un altro senso. Persone capaci di partecipare, di organizzare il proprio peso nel cambiamento, di esercitare in maniera efficace ed efficiente il potere. Così si può fare. E vincere.