La Banca di Finlandia: “Ok Bitcoin”
E’ ufficiale: in Finlandia, il bitcoin è riconosciuto dalla Banca Centrale. Il Segretario della banca centrale finlandese, in tv, a una domanda sui bitcoin dichiara che “è perfettamente legale adottarlo”.
La notizia la trovate su Yahoo Finanza, ma non sui quotidiani italiani. Ed è una notizia non irrilevante, specialmente considerando il ruolo storico del paese scandinavo nelle principali tappe dell’evoluzione dell’on-line (bbs, internet, pay-on-line, ecc.).
Del resto, là sono già parecchi i negozianti che lo utilizzano regolarmente. Incluso… un dentista, che ne accetta dai pazienti e li usa per pagare i collaboratori: che li spenderanno (fra l’altro) da Vegamesta, una catena di ristoranti vegani.
Più di mille operatori
Nel mondo, intanto, sono già più di mille i venditori e fornitori di servizi che utilizzano il sistema BitPay. Bitpay è un provider di servizi di pagamento (Payment Service Provider) analogo a Paypal, Google Wallet, ecc., ed è il più diffuso sistema di pagamento in bitcoin. Offre facili strumenti per accettare pagamenti in bitcoin online o di persona, con la possibilità di scambiarli e depositarli in banca, evitando automaticamente eventuali problemi di fluttuazione della moneta.
BitPay attualmente viene utilizzato in 98 paesi. La maggior parte dei venditori opera negli Stati Uniti; seguono Gran Bretagna, Canada, Australia e Finlandia. Molti di questi sono servizi internet: registrazione di siti, servizi di hosting e di VPN.
Il millesimo arrivato è Bitcoin Store, che vende oltre 500mila prodotti elettronici. “Li accettiamo -afferma – perchè riduce i costi di commissione e i rischi dell’accettare pagamenti su internet”. Attualmente, in effetti, le frodi di carte di credito fruttano quasi cento miliardi di dollari l’anno, il 95 dei casi in situazioni in cui la carta di credito non è fisicamente presente. Bitcoin elimina il rischio di frode nei pagamenti elettronici su internet.
Stallman alla conferenza Bitcoin
Londra. La conferenza organizzata dalla Bitcoin Consultancy, che avevamo annunciato nello scorso numero, si è appena conclusa con esiti superiori alle più ottimistiche previsioni. E’ stata molto più vasta della precendente (l’anno scorso a Praga), con centinaia di visitatori presenti e personaggi di spicco che sono intervenuti su un’ampia varietà di campi. Gli argomenti discussi spaziavano dal Bitcoin stesso ai progetti open source come il Wireless mesh network (“rete a maglie”), le stampanti 3D, e anche le sottostanti tematiche sociali e politiche.
Notevole il livello d’interesse fuori dalla comunità Bitcoin. L’anno scorso a Praga la conferenza aveva ospitato il fondatore del Pirate Party Rick Falkvinge, il giornalista ecomonico Max Keiser di Russia Today e l’esperto di pagamenti elettronici David Birch. Quest’anno i contributi esterni (soprattutto dalla comunità Linux, che ormai si interseca spesso con quella del Bitcoin) sono stati ancora più qualificati e numerosi: basti dire che era presente Richard Stallman, il padre fondatore del movimento del software libero.
Bitcoin è una nuova tecnologia finanziaria, inventata nel 2009 come prima moneta digitale peer-to-peer. Usando bitcoin, è possibile mandare moneta come un’email – a chiunque, ovunque, in qualsiasi momento – senza passare per banche, governi o corporation.