“Caso Saguto, tutti sapevano ma avevano paura”. Intervista a Pino Maniaci
Parla Pino Maniaci, direttore di Telejato, il giornalista che ha scoperchiato lo scandalo della gestione dei beni confiscati alla mafia in Sicilia
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Leggi tuttoA Ragusa Ibla, quartiere barocco per eccellenza, patrimonio Unesco, si è tenuta la quarta edizione del “Ragusa foto festival”, un’occasione di confronto culturale ed artistico con mostre e letture portfolio da parte di fotografi e photo editor di livello nazionale ed internazionale. In questo contesto abbiamo avuto la fortuna di conoscere meglio Ferdinando Scianna, importante fotografo siciliano di fama internazionale, ponendo a lui alcune domande.
Leggi tutto“Sebben che siamo donne” è il titolo della raccolta di storie di rivoluzionarie, curata dalla scrittrice militante romana Paola Staccioli e presentata ieri al Circolo Experia.
Leggi tuttoIntervista dei ragazzi di GenerazioneZero.org a Emanuele Tringali, uno dei titolari della Biological Italian Spirit, azienda attiva nella ristorazione biologica
Leggi tuttoLa redazione di Scatto Sociale ha intervistato il rappresentante della comunità Islamica catanese all’indomani della strage nella redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo
Leggi tuttoSul luogo della strage di Capaci non ci sarebbe stata solo Cosa nostra. Ma anche due agenti dei servizi segreti, un uomo e una donna, che avrebbero avuto un ruolo nella preparazione dell’attentato al giudice Falcone
Leggi tuttoA guardarlo potrebbe sembrare un calzolaio, oppure un filosofo greco. Il mestiere e il pensiero. E infatti, è un fotografo
Leggi tutto‘Ntoni Gambazza per trent’anni fu uno dei capi, e forse il capo, della ‘ndrangheta cala- brese. Eppure pochi conoscono il suo nome
Leggi tuttoRiina, arrestato un insospettabile. Il custode del campo sportivo gestiva il clan a Corleone. Lo sfogo del sindaco Leoluchina Savona: «Ora basta dipendenti mafiosi»
Leggi tuttoXirumi? Per l’umanità di memoria fast food forse non significa più nulla. Per noi simboleggia ancora. Occorre riconoscerlo, per molti di noi fu anche una potente e magnifica “lezione di vita” dove fu possibile sperimentare nel concreto il dispiegarsi di forme di potere, dalle più meschine alle più infami: dal politico nazionale a quelli regionali e locali, da destra a sinistra, dal ruffiano dei militari americani ai tecnici imbroglioni, dalla legalità ipocrita di Libera ai manutengoli del “crimine locale”, dai nostrani piriti lisci dello “sviluppo” alle varie zecchette locali, e poi affaristi, magistrati con l’ammorbidente, sindacalisti e così via sino ai questuanti di briciole.
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