Il triangolo maledetto
Il primato delle morti per leucemia nei comuni del Siracusano
Il Triangolo è il territorio di appartenenza dei tre comuni di Lentini, Carlentini e Francofonte, nella Sicilia sudorientale. Lentini, seconda colonia Greca in Sicilia, è la patria dell’inventore del sonetto, Jacopo da Lentini, e di Riccardo da Lentini, architetto di fiducia di Federico II: questa grande eredità culturale non ha impedito a Cosa Nostra, di costruite nel “triangolo” diversi appoggi. Ricordiamo per esempio l’arresto a Malta del superlatitante Sebastiano Brunno, reggente del Clan Nardo di Lentini.
Il triangolo del polo petrolchimico siracusano, il più grande d’Europa (che vanto!), che si estende dalle porte di Siracusa fino ai territori dei comuni di Augusta, Priolo Gargallo e Melilli, è caratterizzato dal forte impatto ambientale delle industrie. Non c’è da stupirsi, dunque, del fatto che la Provincia di Siracusa, nel registro Ines del 2006, si sia classificata al settimo posto tra quelle in Italia a più alto rischio ambientale. I dati reali confermano in pieno questa classificazione: la percentuale delle gravi patologie che si sviluppano in soggetti di determinate fasce di età è tre volte più alta rispetto al tasso medio nazionale, in modo particolare a Lentini, Carlentini e Francofonte. Ad essere colpiti dai veleni sono soprattutto bambini dai 0 ai 4 anni e anziani: leucemia, malformazioni, e tante altre gravi malattie (molte delle quali sconosciute).
Il nostro inquinamento quotidiano.
La vita quotidiana è caratterizzata principalmente dalle emissioni industriali, dalle sostanze tossiche provenienti da discariche abusive di rifiuti ospedalieri, molte delle quali gestite proprio da Cosa Nostra, o dall’uranio impoverito dell’incidente aereo di Sigonella, avvenuto nel 1984 in contrada San Demetrio, a pochi passi dal Lago di Lentini e dalla città. La zona in cui si verificò l’impatto in cui morirono sul colpo i nove membri dell’equipaggio, venne, nel giro di 60 secondi, transennata e successivamente chiusa al traffico veicolare per circa quaranta giorni, dai militari americani. Il professor Elio Insirello, biologo e docente di genetica molecolare all’Università di Messina, avanzò qualche anno fa l’ipotesi che l’aereo precipitato nelle campagne lentinesi trasportasse, appunto, diverse centinaia di chili di uranio impoverito, causanti una instabile aerodinamicità. A sostegno di tale tesi c’è un dato: in caso di contaminazione radioattiva, gli effetti si manifestano nell’ecosistema in un arco di tempo che va dai 5 ai 10 anni. A Lentini, guarda caso, si osservò uno strano aumento di patologie leucemiche proprio tra il 1992 e il 1995. E tutt’oggi il fenomeno delle leucemie infantili è in continuo incremento nella cittadina in questione, dove, tra le altre cose, non esiste un registro tumori. Qualcuno cerca di nascondere troppe volte la verità. Noi cercheremo di fornire delle spiegazioni a tutte quelle persone che pretendono giustizia per la morte dei propri cari, ammalati di questa e di altre malattie oncologiche che si sviluppano, per esempio, nei polmoni, nel fegato, nel pancreas, nel colon e nello stomaco. Intanto, sempre a proposito di veleni atmosferici, l’associazione Basta Veleno dalla Zona Industriale si sta battendo per ottenere lo screening gratuito sangue-urine per gli adolescenti di Siracusa e provincia dall’Asp. Il presidente dell’associazione, Peppe Resca, dichiara: «A Priolo, Melilli, Siracusa il petrolchimico inquina e uccide da 60 anni! Ad Augusta le malformazioni neonatali sono arrivate a numeri preoccupanti (più del 6% rispetto allo 2,8% di media nazionale). Le autorità non intervengono, secondo noi sono colluse e complici sin dall’inizio… Per risolvere gran parte dei problemi, basterebbe regolamentare la situazione e applicare le leggi che definiscono gli obblighi che le attività industriali con un elevato potenziale d’inquinamento sono tenute a rispettare».
In sintesi, l’Unione europea – si legge nella normativa – stabilisce una procedura di autorizzazione e fissa i requisiti soprattutto per quanto concerne gli scarichi. L’obiettivo è evitare o ridurre al minimo le emissioni inquinanti nell’atmosfera, nelle acque e nel suolo, nonché i rifiuti provenienti da impianti industriali e agricoli per raggiungere un elevato livello di protezione dell’ambiente e della salute.
“Chiediamo immediate bonifiche”
«La nostra associazione – continua Resca – chiede immediate bonifiche, che darebbero lavoro ad 8.000 operai rispetto ai 2.000 attuali per i prossimi 50 anni. Chiediamo inoltre risarcimenti a carico delle aziende. Al momento abbiamo soltanto il 5% della popolazione dalla nostra parte. Il restante 95% rimane ai margini. Ma i valori dei metalli pesanti nelle urine dei bambini porteranno almeno il 70% con noi. Il resto continuerà a essere complice di questo scempio, per il quale noi ci ribelliamo ogni giorno: abbiamo organizzato dei cortei ai quali hanno preso parte poco più di 700 persone. E solo Siracusa conta circa 124.000 abitanti».
“I Siciliani Giovani” – numero di marzo – pag. 43