giovedì, Novembre 21, 2024
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Il superdirigente del comune di Messina: “Quei concerti sono pericolosi e non vanno fatti. Ma fanno cassa…”

Il superdirigente tuttofare del Comune di Messina Salvatore De Francesco

Per gli enormi problemi di sicurezza e per il dispendio di risorse e personale, fosse proprio per me, di concerti come quelli dei Pooh, Jovanotti e Ligabue, a Messina non ne farei mai.

Valutazione gravissima, soprattutto perché non proviene da un funzionario qualunque mentre era seduto al bar a sorseggiare un caffè. L’autore, infatti, è il superdirigente tuttofare del Comune di Messina  Salvatore De Francesco, recentemente promosso dal sindaco Cateno De Luca a capo della Polizia municipale e, ad interim, del Dipartimento delle Politiche sociali. Location dell’esternazione, l’aula bunker del Tribunale di Messina, dove il dottore De Francesco è stato chiamato a deporre come teste in occasione dell’ultima udienza del processo Terzo livello sul presunto condizionamento della vita politica e amministrativa della città capoluogo dello Stretto, imputati l’ex Presidente del consiglio comunale Emilia Barrile e importanti professionisti e imprenditori locali. Oggetto di buona parte delle domande del Pubblico ministero e degli avvocati difensori, la modalità con cui tre anni fa l’amministrazione comunale decise di assegnare lo stadio San Filippo per organizzare il maxi-concerto dei Pooh e se, soprattutto, la signor Emilia Barrile avesse esercitato in quell’occasione un indebito pressing per far gestire i parcheggi agli imprenditori Angelo e Giuseppe Pernicone, anch’essi imputati di Terzo livello e notoriamente grandi elettori dell’on. Francantonio Genovese, al tempo capo indiscusso del Pd peloritano in cui militava la Presidente del consiglio (sui Pernicone e l’on. Genovese gravano pesantissime richieste di condanna al processo Matassa su politica, affari e criminalità e la sentenza è attesa entro la fine dell’anno). Innumerevoli i non ricordo del potente dirigente comunale, apparso in verità stanco e provato. Ma nonostante la prosa colorita e sgrammaticata e – alla fine – una caduta di stile sul pericolo immigrati, Salvatore De Francesco ha evidenziato la totale insostenibilità e i plurimi costi del modello grandi eventi a Messina, ponendo finanche gravi dubbi sulla reale agibilità degli impianti.

“Io attualmente sono dirigente alla Polizia municipale e di altri otto dipartimenti, evito, nonché la Protezione civile, Politiche culturali, Servizi al cittadino, Pubblica istruzione, ecc.; sono totalmente distrutto, non ce la faccio proprio più”, ha esordito il dirigente Salvatore De Francesco in udienza. “Nel maggio del 2016 ero alle Politiche culturali ed educative. Non mi ricordo se allora sostituivo il dottore Giardina al Commercio, al dipartimento Servizio alle imprese, perché l’attuale Sindaco avrebbe detto che faccio il jolly, anche in quel periodo l’amministrazione mi metteva in sostituzione in altri dipartimenti. Non me lo ricordo, potrebbe essere, come potrebbe essere anche che avevo il Servizio al personale. Dovrei verificare le varie ordinanze di assegnazioni che negli ultimi anni hanno caratterizzato la mia carriera. Ricordo comunque che in quel periodo si stava organizzando un concerto presso lo stadio San Filippo. Probabilmente erano i Pooh, ma negli anni, compreso l’ultimo evento che c’è stato ora, ci sono stati anche Ligabue, Jovanotti, ci sono stati vari concerti. Con un provvedimento di Giunta, attraverso rapporti che prendeva l’amministrazione con i vari organizzatori, venivano organizzati degli avvenimenti allo stadio Scoglio-San Filippo”.

“Io mi limito solo a predisporre la proposta di Giunta, che viene adottata dall’amministrazione, dove si dà mandato agli organizzatori di tutte le attività, nonché le responsabilità, perché nella realizzazione di questi concerti la cosa più importante è la responsabilità nella sua realizzazione e per fortuna in questi anni non è mai successo niente”, ha aggiunto il dottore De Francesco. “Quindi, io mi limito a fare gli atti e poi a presenziare le varie commissioni prefettizie, per le autorizzazioni di rito. Io faccio il provvedimento di assegnazione all’organizzatore dell’evento che si occuperà proprio per motivi di sicurezza, di organizzazione all’interno, compresi i parcheggi; attraverso le riunioni, sia del GOS, il Gruppo Operativo di Sicurezza, dove io faccio pure parte e componente, che nella Commissione prefettizia, devono essere garantiti il numero dei componenti dei parcheggi, delle assegnazioni interne, perché deve essere tutto sotto controllo. Ma non sono provvedimenti che faccio io. Io faccio la proposta alla Giunta e poi sarà essa che sceglierà chi opererà; io non ho rapporti con questi soggetti, di nessun genere, io solo con chi organizza l’evento. E non ce l’ho io, perché se fossi io, le assicuro che eventi al San Filippo, come in altre strutture, non ne farei, perché i problemi sono enormi: di sicurezza, di personale, di Forze dell’Ordine. Proprio perché faccio parte del GOS e l’ultimo concerto l’ho vissuto anche come componente della Polizia municipale, glielo giuro che è un dispiego di forze enormi. Sia di personale della Polizia municipale, sia di personale della Questura e di altre Forze dell’Ordine. Quindi io non ne farei mai, proprio. Però, giustamente, io parlo da dirigente, da funzionario; l’amministrazione deve dare l’evento alla città. Quindi, nella città arrivano i Pooh; quest’anno c’è stato Ligabue, due eventi abbiamo, Antonacci con la Pausini. Ligabue è stato un flop, purtroppo. Mentre l’Antonacci e l’Amoroso ha fatto il boom. È chiaro che l’amministrazione, sia le passate, sia l’attuale, sia quelle future, hanno soltanto l’interesse a far venire, per la città, eventi del genere, come fanno tutte le città”.

“Per il concerto dei Pooh, l’organizzazione era La Ferlita di Catania, ma tutti da Catania vengono quelli che organizzano gli eventi. Poi loro si avvalgono di persone di Messina, ma che io non ho a che fare. Quelli che organizzano, quindi uno dei tre, negli ultimi eventi sono stati, io non mi ricordo i nomi delle società, però chiaramente visivamente li so: Costa, La Ferlita e nel passato la Di Sarda. Però la Di Sarda ora eventi non ne ha fatto più perché poi si è istaurato un contenzioso col Comune per un mancato pagamento che lui si opponeva di dare e quindi non abbiamo poi più avviato il procedimento. In occasione del concerto dei Pooh, per ciò che riguarda l’assegnazione della gestione del parcheggio io mi ricordo che c’è stato un passaggio proprio col Presidente del Consiglio (Emilia Barrile, NdA) che allora mi chiamò per sapere, e poi mi ricordo che poi mi mandò delle persone. Sono saliti, sono venuti nel mio ufficio, però io avevo una riunione e mi ricordo che li ho visti e gli dissi: Guardi, io non c’entro niente, è inutile che venite da me. Ma non mi ricordo i soggetti e chi erano. Io sono uno di quei dirigenti che non ha segreteria, nonostante tutti i dipartimenti. Chi mi conosce lo sa. La mia porta è aperta a tutti, io ci ho una stanza al quinto piano del Palacultura, aperto, chi vuole entrare, io dico sempre: Chi vuole mandare, mandi, io posso dare informazioni di atti (…) Ricordo comunque che la signora Barrile mi telefonò, mi pare che fu una telefonata, mi chiese notizie e informazioni, se era sta aggiudicata. Io gli ho detto: Guardi, è inutile parlare con me, io ho fatto una proposta, deve andare in Giunta. Non mi ricordo se la delibera era stata già adottata o doveva essere adottata. Infatti mi sembra, che io dissi: Guardi, non so ancora se il provvedimento è adottato, perché l’amministrazione potrebbe pure decidere all’ultimo momento che non l’adotta la proposta e quindi non l’assegna”.

“Poi la Barrile non mi chiamò più, non abbiamo più avuto modo di parlarne, perché non ci erano più motivi, in quanto non ero io che dovevo rilasciare i provvedimenti”. ha specificato Salvatore De Francesco. “Io certo non è che ricordo tutti i passaggi in questo momento, dovrei rileggerli, ma gli atti parlano. Io non ho scritto niente, né avevo competenze e lo dissi. Né mi ricordo che lei manifestò un interesse articolato, io, no. Mi ricordo solo che mi disse che mi volevano parlare, ma io gli dissi che poi sarà l’amministrazione a stabilire l’organizzazione dell’evento, ma non i parcheggi. Quello non c’entra, perché gli organizzatori dell’evento possono prendere chi vogliono loro nella realizzazione dell’attività del concerto”.

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