Il Giardino di Giambattista Scidà per la Giustizia e per Catania
L’immobile confiscato alla mafia di via Randazzo assegnato ai Siciliani Giovani
Il 3 dicembre 1999 con decreto numero 79225 è stato confiscato alla mafia un piccolo immobile con un grande giardino sito in via Randazzo 27, nel quartiere Borgo, a Catania. Questa mattina è stato avviato l’iter di affidamento del bene a I Siciliani giovani in partenariato con Arci Catania, Fondazione Fava, GAPA, Circolo Arci Melquiades, Collettivo Scatto Sociale e Movimento Artistico d’avanguardia. L’associazione I Siciliani giovani ha partecipato a un bando per l’affidamento del bene ed è arrivata prima totalizzando settantatre punti. In via Randazzo 27 sarà realizzato “Il Giardino di Giambattista Scidà – per la Giustizia e per Catania”.
“Un giardino come luogo comune di confronto e azione delle associazioni del quartiere e della città. Uno spazio aperto alle giovani e ai giovani, alle bambine e ai bambini e a tutti gli abitanti del quartiere nel quale svolgere attività, informarsi e trovare gli strumenti per una più forte partecipazione democratica. Uno strumento per ridurre l’emarginazione scaturita dal disagio sociale.
Un giardino come luogo di socialità e crescita, intitolato a Giambattista Scidà (1930-2011), magistrato catanese e a lungo Presidente del Tribunale dei Minori, protagonista eminente della lotta contro la mafia e l’ingiustizia sociale”.
Passeranno alcune settimane prima della consegna ufficiale dell’immobile da parte del Comune, poi ci saranno da fare molti lavori. Poi aprirà un luogo che sarà di tutte e tutti, aperto a ogni realtà e ai singoli che vorranno contribuire a un percorso di antimafia sociale e di solidarietà.
Oggi è il 23 maggio, una data simbolo del movimento antimafia, drammatica per le notizie di guerra che ci arrivano dall’estero. Che il Giardino di Giambattista Scidà possa contribuire a cambiare il mondo.