I Siciliani al lavoro
Il 5 gennaio scorso a Roma faceva molto freddo. Lo ricordo bene, perché sono stato in strada più di venti minuti ad aspettare Norma Ferrara. Non c’eravamo mai incontrati di persona, e così mi è sembrato brutto dirle qualcosa. E poi non c’era più tempo da perdere, perché dopo poco sarebbe dovuto cominciare l’incontro che avevamo organizzato insieme, prima per email e poi al telefono.
“Ricordiamo Pippo Fava lavorando”, era questo il titolo dell’iniziativa che si stava per svolgere presso la Federazione nazionale della stampa italiana, in parallelo con quella che si stava tenendo a Catania.
Volevamo ricordare Giuseppe Fava e presentare I Sicilianigiovani. Ma avevamo molti dubbi sulla riuscita dell’incontro: sarebbero venuti i relatori? sarebbe venuto qualcuno ad ascoltarli? saremmo riusciti a fare qualcosa di costruttivo senza cadere nella retorica?
Alla fine, con solo un quarto d’ora di ritardo, abbiamo cominciato. C’è stato chi come Lillo Venezia ha portato i suoi ricordi di Pippo Fava, e chi come Roberto Natale, presidente della Fnsi, e Enzo Iacopino, presidente dell’ordine dei giornalisti, ha parlato dell’attualità delle sue posizioni.. E dopo di loro sono intervenuti Danilo Chirico e Luigi Politano, dell’associazione daSud, Santo Della Volpe, di Libera Informazione, Alberto Spampinato, di Ossigeno.
Ma soprattutto c’erano molte persone interessate ad ascoltare, che hanno lasciato i loro contatti e che forse diventeranno compagni di strada.
Insomma, non doveva venire nessuno, e invece eravamo in tanti. Mi sembra di buon auspicio: anche il giornale che state leggendo non sarebbe dovuto esistere più, e invece c’è.