I precari dell’informazione e il Covid19. Un appello chiede tutele
L’appello firmato già da decine di giornalisti e fotoreporter.
La drammatica situazione odierna, dovuta alla diffusione mondiale del COVID-19, pone tutte e tutti in uno stato di preoccupazione che riguarda, in primis, la salute propria e dei propri cari, nonché della collettività tutta. Uscire da casa per svolgere il proprio mestiere è sempre più un rischio.
I provvedimenti adottati per contrastare gli effetti economici di questa emergenza, riguardano una fetta dei lavoratori italiani ma non la totalità.
Considerato però, che la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha ,a nostro avviso giustamente, ritenuto opportuno escludere, nel decreto “Ulteriori misure di contenimento del contagio da COVID-19 sull’intero territorio nazionale” la chiusura delle edicole, considerando de facto l’informazione come un diritto necessario. Alla stessa stregua riteniamo che il lavoro dei fornitori, ancor più se precari o freelance, necessiti di un’adeguata e dedicata tutela.
Noi, operatori precari dell’informazione, artisti, autori e freelance – spesso senza nemmeno la partita iva ma contribuenti attraverso la ritenuta d’acconto – sentiamo la necessità di porre i nostri bisogni all’attenzione della classe politica.
Viviamo già da anni una perenne situazione di precarietà, dovuta all’abbassamento della qualità dell’informazione, a pagamenti tardivi e sotto la media europea, alle politiche retributive distruttive da parte di tanti media. Senza nessuna tutela minima della nostra qualità di vita.
Oggi, siamo chiamati a uno sforzo ancora più grande: tentare di sopravvivere senza uscire da casa, senza contratti e con sporadiche collaborazioni.
Per queste ragioni, chiediamo una misura economica che consideri il mese corrente e che si estenda a tutta la durata dell’emergenza legata alla pandemia del COVID-19.
Intendiamo relazionarci con le Istituzioni e con l’FNSI, tentando di raccogliere tutte le adesioni dei nostri colleghi, molti dei quali già da tempo sfiduciati a causa del mercato che ci costringe, anche in tempi non bui come questi, a inumani sforzi per la nostra sopravvivenza.
La qualità dell’informazione è un principio inderogabile così come la tutela dei lavoratori.
Intendiamo, a partire da questo stato di necessità contingente, aprire una vertenza costruttiva, al fine di migliore la nostra informazione, la nostra società.
Per aderire inviare un’email a info@francescobellina.com
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I primi firmatari
Michele Amoruso – Fotogiornalista
Francesco Bellina – Fotogiornalista
Marta Bellingreri – Giornalista
Michele Bertelli – Giornalista
Stefania Bosso – Fotografa
Marco Bova – Giornalista e videomaker
Floriana Bulfon – Giornalista
Cosimo Caridi – Videogiornalista
Gianni Cipriano – Fotogiornalista
Manoocher Deghati – Fotogiornalista
Giulia Frigieri – Fotogiornalista
Tony Gentile – Fotogiornalista
Giuseppe Gerbasi – Fotogiornalista
Davide Lemmi – Giornalista
Alessio Mamo – Fotogiornalista
Sara Manisera – Giornalista
Paolo Manzo – Fotogiornalista
Valeria Mazzucchi – Filmmaker
Piero Messina – Giornalista
Gabriele Micalizzi – Fotografo
Valerio Muscella – Fotogiornalista
Arianna Pagani – Giornalista
Alessio Paduano – Fotogiornalista
Francesco Pistilli – Fotogiornalista
Roselena Ramistella – Fotogiornalista
Ivan Romano – Fotogiornalista
Alessandro Sala – Fotografo
Daniele Sala – Giornalista
Giorgio Salimeni – Fotografo
Roberto Salomone – Fotogiornalista
Rosario Sardella – Giornalista e videomaker
I Siciliani – Redazione
Marco Simoncelli – Giornalista
Andrea Turco – Giornalista
Giacomo Zandonini – Giornalista