Il giardino di Scidà. Un bene confiscato alla mafia diventa casa memoria.
Un bene confiscato alla mafia. Una casa con un bellissimo giardino nel centro della città di Catania, in via Randazzo 27. Una rete di associazioni che vuole trasformare quello che è stato un luogo di mafia in un giardino per il quartiere e in una “casa memoria” della lotta alla mafia. I Siciliani Giovani, l’Arci, il GAPA, la Fondazione Fava, il circolo Melquiades. L’abbiamo chiamato “Il Giardino di Scidà”. Gli abbiamo dato il nome di un giudice, storico presidente del Tribunale dei minori di Catania, che tanto ha fatto per combattere la mafia e per salvare intere generazioni dalla criminalità.
Catania ha pochissimi luoghi della memoria della lotta alla mafia. Per qualcuno a Catania la mafia non è mai esistita. Per questo vogliamo costruire, proprio in un bene confiscato alla mafia e affidatoci dal Comune, una “casa memoria”, dove raccontare attraverso documenti, oggetti, foto, video, racconti, la storia del potere mafioso in città, ma soprattutto le tante storie di chi contro la mafia si è battuto. Come Giuseppe Fava, direttore de I Siciliani, assassinato il 5 gennaio 1984, come Giambattista Scidà che ha speso la sua vita “per la giustizia, per Catania”. Una casa e un giardino aperti alle scuole, alle famiglie, al quartiere.
Il Giardino di Scidà sarà un luogo importante per la città di Catania e per la lotta alla mafia.
Associazione Culturale I Siciliani Giovani