venerdì, Novembre 22, 2024
-mensile-Paesi

E via un altro pezzo della citta

Entra chi vuole e fa quel che vuole

Ex collegio dei Gesuiti, 14 novembre 2011: accesso libero. Facile entrare, tra cortili allagati e soffitti pericolanti. Dopo due anni, l’interno dell’ex istituto d’Arte è in totale abbandono. Come si può entrare in un edificio che ha «un’ordinanza del sindaco, che vieta l’accesso all’edificio a chiunque», citando l’ex sovrintendente Gesualdo Campo? Nessun mistero: la porta era semplicemente aperta. Ad agosto 2009 lo stesso Campo chiuse l’edificio in quanto «pericolante». E chiuso doveva restare, per «pubblica e privata incolumità».

«Nessun pericolo, l’edificio era sano. All’interno dell’Isa insegnavano una cinquantina tra architetti e ingegneri, e nessun rischio è mai stato segnalato», denuncia un ex, e anonimo, insegnante. E’ il 21 novembre, siamo davanti al collegio per un sopralluogo da parte della commissione Cultura del consiglio comunale. Sul portone d’ingresso dell’ex istituto d’arte c’è una grande scritta, un insulto nei confronti dell’ex soprintendente, «Campo boia». «Quella scritta è qui da due anni», sottolinea l’insegnante che, come molti altri presenti, per il personaggio Gesualdo Campo non nasconde una certa antipatia. Campo è oggi dirigente dei Beni culturali alla regione, “capo delle soprintendenze”, ma non si è sottratto alle polemiche di questi giorni, scaricando la colpa della mancata vigilanza sulla provincia già all’indomani della denuncia del degrado. Dalla provincia però rimandano le accuse al mittente: «la soprintendenza ha sempre avuto le chiavi, cosa dovevamo consegnare?». 

Giorno 21 le polemiche finiscono. Cittàinsieme ricorda il vero nodo della vicenda: i soldi. «I 50 milioni di euro dei Fondi per le aree sottosviluppate (Fas) destinati al collegio, sono stati bloccati  dal governo nazionale». Per rimettere in sesto il collegio dei Gesuiti non bastano i circa 5 milioni di euro della protezione civile. Ci vogliono «almeno 27 milioni», dice Campo su La Sicilia. Dove prenderli adesso?

Dai soldi alla politica, il passo è breve: la commissione Cultura del consiglio comunale ha promesso un “tavolo tecnico”, il potenziale candidato sindaco Salvo Pogliese ha fatto una interrogazione all’Ars, l’ex sindaco Enzo Bianco ha scritto una lettera. Caso a parte i giovani democratici, con in testa l’altro potenziale candidato sindaco Giuseppe Berretta: hanno tentato una occupazione, fallita perché «le porte erano chiuse». 

E gli ex studenti dell’Istituto d’arte? Loro non smettono di protestare, per lo scempio della loro  scuola. E sul gruppo Facebook sono sempre più numerosi.

 

 

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