Fratelli d’Australia
I soldi, lo stadio e i voti di Ross Pelligra, nuovo padrone del Calcio Catania.
Le elezioni amministrative a Catania non servono soltanto a stabilire chi sarà il Sindaco, l’assessore o il consigliere comunale. Nella città dove è normale e legale lottizzare politicamente ogni ufficio pubblico (dal cimitero all’università, dalla nettezza urbana agli ospedali), le elezioni servono a collocarti nella giusta fila e nella migliore posizione di postulante. Il numero di voti che porti o ottieni serve ad avere una maggiore forza nel chiedere un favore, un beneficio, un’autorizzazione urbanistica, una concessione di suolo pubblico, un appalto, una nomina in una partecipata, una consulenza, una progressione di carriera, un posto di lavoro, un incarico pubblico, una visita specialistica in ospedale, un’operazione fuori dalla lista d’attesa, una promozione a un’esame, un concorso truccato. Per sé stessi o per qualche familiare, per un amante o un amico. Per questo ci sono così tanti candidati, migliaia tra consiglio comunale e municipalità. Sanno bene che l’importante non è la poltrona ma il credito incassato nei confronti di chi comanda.
In questa Catania, “a vocazione commerciale”, dove anche la democrazia è trattata come merce da barattare, pure lo sport finisce nelle logiche di scambio delle elezioni comunali. Così anche il nuovo Catania Calcio di Ross Pelligra entra a gamba tesa in campagna elettorale, per la squadra di Fratelli d’Italia. Nessun arbitro fischia il fallo e anche chi non è d’accordo fa finta di non vedere: forza Catania!
La campagna elettorale per Fratelli d’Italia di Ross Pelligra.
Il 30 aprile la nuova squadra di calcio del Catania, appena rifondata, ha vinto il campionato di serie D ed è stata promossa alla categoria superiore. Sulla tribuna d’onore accanto al nuovo proprietario del Catania, l’imprenditore australiano Ross Pelligra, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, l’ex Sindaco di Catania e oggi senatore, Salvo Pogliese, il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana Gaetano Galvagno, il candidato Sindaco di Catania, Enrico Trantino e l’ex assessore allo sport del Comune di Catania, Sergio Parisi. Tutti dello stesso partito, Fratelli d’Italia.
Il 2 maggio allo Yachting Club di Catania, all’iniziativa per il candidato Sindaco del centrodestra Trantino, alla presenza del Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano e del Ministro per le Politiche del mare, Nello Musumeci, tutti e tre di Fratelli d’Italia, in prima fila, accanto all’immancabile ex assessore Parisi, Ross Pelligra.
Il 6 maggio il Catania SSD di Ross Pelligra decide di indire una conferenza stampa per presentare al pubblico la nuova squadra di Beach Soccer del Catania. Lo fa presso la sede catanese del Parlamento siciliano, al tavolo c’è Ross Pelligra con accanto Gaetano Galvagno. Il quale utilizza l’occasione per fare campagna elettorale: ovviamente per Fratelli d’Italia. Queste le sue parole.
“Come Presidente dell’Assemblea regionale mi metto a disposizione per trattenere Ross qui, perché Pelligra non vuole fare solo il Presidente del Calcio Catania ma vuole fare tanto altro per investire sul nostro territorio, quindi la bravura della politica deve essere quella di trattenere questi imprenditori e fare sì che possiamo creare insieme le migliori sinergie per il bene del nostro territorio”. “Dobbiamo essere propulsori di un’azione politica. Un’azione già avviata con l’incontro tra il presidente del Calcio Catania con il Presidente del Senato, Ignazio La Russa. Oggi abbiamo delle condizioni favorevoli: abbiamo una Regione e un governo nazionale che sono dello stesso colore politico, augurandoci che anche il Comune di Catania possa avere lo stesso colore”. “L’assessore Parisi è uno tra gli assessori più attivi e più preparati, e sono convinto che qualora dovesse vincere le elezioni il Sindaco Trantino e qualora l’assessore Parisi ritornerà nel ruolo che aveva, con le sue conoscenze, le sue competenze e le sue capacità potremo creare una sinergia e quegli atti che servono”.
L’8 maggio Ross Pelligra accompagna il candidato Sindaco Enrico Trantino e il Ministro dello sport Andrea Abodi, entrambi di Fratelli d’Italia allo stadio Angelo Massimino. Assieme a loro anche un alto dirigente del Comune.
Gli atti segreti, i soldi pubblici e gli uffici “a disposizione”.
Da gennaio questa redazione chiede di ricevere copia delle offerte che si presentarono la scorsa estate al bando pubblico per dar vita alla nuova squadra di calcio del Catania. Nessun ufficio del Comune ha ancora dato riscontro. Ne furono presentate quattro: il Sindaco Pogliese di Fratelli d’Italia, allora scelse discrezionalmente la società di Ross Pelligra. Il Comune risponde alle nostre sollecitazioni di trasparenza dicendo che alcune delle società, tra cui quella di Pelligra, si sono opposte all’ostensione degli atti ma che il Comune ha intenzione di garantire comunque la trasparenza, consegnandoci la documentazione. Apettiamo da cinque mesi, sarebbero dovuti passare massimo trenta giorni. C’è forse qualcosa da nascondere?
Il gruppo Pelligra ha ottenuto, un po’ rocambolescamente, l’estate scorsa la gestione dello stadio Angelo Massimino. È stato pattuito un affitto di 600 euro al mese, al quale vanno aggiunte le spese di manutenzione e le bollette. Si è detto che l’importo così basso è dovuto ai lavori di manutenzione straordinaria dello stadio tutti a carico della società di Pelligra, ma in realtà è il Comune che, mai come adesso, sta investendo risorse pubbliche sulla riqualificazione dello stadio. Diversi appalti pubblici per un valore complessivo di quasi sei milioni di euro, con modifiche di progetto “suggerite” dalla società di Pelligra.
Scrive il Comune di Catania in un comunicato diramato il 19 aprile, nel pieno della campagna elettorale, che “i lavori riguarderanno gli spazi aperti del Massimino a cominciare da un moderno impianto drenante del campo di gioco in erba che verrà completamento rifatto dalle fondamenta. Una modalità quest’ultima diversa rispetto alle previsioni progettuali (erba sintetica ndr), suggerita dalla Dirigenza del Catania SSD che preferisce tale soluzione”. “Il dirigente del Servizio Sport Paolo Di Caro – continua il comunicato – ha reso noto che, a oggi, i lavori sono già al 40% della spesa e che esiste un tavolo permanente tra il Comune e il Catania SSD per individuare soluzioni condivise sulle modalità di esecuzione dei lavori”.
Lo stadio in bilico, scaduto l’affidamento a Pelligra.
Lo scorso 7 maggio, si è concluso ufficialmente il campionato di serie D, ed è in dirittura d’arrivo la scadenza della convenzione di affidamento dello stadio Angelo Massimino al Catania SSD. La società di Pelligra potrebbe già avere lasciato gli uffici e consegnato le chiavi. Né il Commissario Straordinario né il Consiglio Comunale hanno infatti disposto alcuna proroga. Ultima data utile il 30 giugno quando sarà definitivamente conclusa la stagione sportiva.
Pelligra urbi et orbi promette grandi progetti e finanziamenti milionari per lo stadio ma intanto ne ha di fatto perso persino l’affidamento temporaneo. Da agosto 2022 il Comune annuncia come imminente la pubblicazione del bando pubblico per l’affidamento esterno della gestione dello stadio ma ancora nulla è stato fatto.
Se il bando prevedesse condizioni troppo onerose per il Catania SSD, il Comune rischierebbe di dover incassare le ire di Pelligra, con tutte le conseguenze politiche e di consenso. Se il bando invece fosse troppo favorevole al privato si rischierebbe di vedere decine di società, sportive e non, partecipare alla gara di assegnazione. Sarebbe a quel punto molto più probabile la vittoria di una società diversa dal Catania SSD. Il privato vincitore tratterebbe con Pelligra l’utilizzo dello stadio per le partite della squadra di calcio principale della città.
Così gli uffici del Comune Catania, sempre strettamente monitorati da ex sindaci ed ex assessori, sembra, dai fatti, che abbiano deciso di posticipare la pubblicazione del bando e di attendere che si svolgano le elezioni comunali. Il rischio però è che si arrivi senza alcun bando (o con una gara non ancora aggiudicata) a luglio e che poi a quel punto, nell’emergenza dell’avvio del nuovo campionato, si proceda a qualche affidamento diretto, senza gara, in proroga, a condizioni estremamente convenienti per il privato.
Come nella migliore tradizione cittadina.