Festival del Giornalismo
Modica: appuntamento con “Il Clandestino”
Anche quest’anno appuntamento organizzato con i giovani redattori del mensile ragusano Il Clandestino. Con seminari e incontri – ma anche spettacoli, proiezioni e concerti – che spaziano dalle mafie agli esteri, con particolare attenzione al genere dell’inchiesta, insieme a professionisti dell’informazione locali e nazionali. Un evento autofinanziato che ha bisogno dell’aiuto del pubblico, con piccole quote da donare.
«Un gruppo di giovani e giovanissimi giornalisti, tutti di Modica, provincia di Ragusa, tiene in piedi un mensile frizzante e coraggioso, rinnovando una tradizione siciliana che resiste alla forza di Internet e alla proverbiale carestia di soldi».
Così Nando dalla Chiesa, scrittore e politico, presidente onorario dell’associazione antimafie Libera, descrive il mensile Il Clandestino. E per conoscere da vicino questa realtà basta andare a Modica a fine mese, durante l’ormai annuale appuntamento con il festival del Giornalismo organizzato dai suoi giovani redattori.
Venerdì e sabato 30 e 31 agosto la quinta edizione: come sempre tra dibattiti, workshop, spettacoli e proiezioni con giornalisti – e non solo – locali e nazionali.
Venerdì 30 agosto è dedicato alla figura di tre uomini d’informazione scomparsi: Mauro Rostagno, Peppino Impastato e Giuseppe Fava. Si comincia alle 18 con il dibattito sulla riapertura delle indagini sulla morte del giornalista piemontese a 25 anni dalla sua scomparsa. A seguire, la proiezione del video Ciao Mauro, un titolo che è anche il nome dell’associazione che ogni anno ricorda il cronista con un appuntamento sulla sua tomba nel cimitero di Valderice, a Trapani.
Alle 20.30 si continua, sempre nell’atrio di palazzo San Domenico, ricordando Giuseppe Fava e i suoi lavori: il giornale I Siciliani, oggi rinato sotto forma di rete tra giovani testate e cronisti di tutta Italia, e il suo cinema. Alle 22 l’omaggio allo scrittore, drammaturgo e sceneggiatore etneo continua con la proiezione dei documentari Da Villalba a Palermo e Opere buffe, della serie del 1980 Siciliani-Cronache di mafia per la regia di Vittorio Sindoni.
Fra i due dibattiti, la proiezione di Fratelli minori, un corto di Carmen Giardina su Peppino Impastato e la tragica coincidenza della sua morte con il ritrovamento del corpo senza vita del presidente della Democrazia cristiana Aldo Moro. Due vicende narrate dal punto di vista di tre giovani militari di leva in un film breve selezionato al Riff 2013 – il festival del cinema indipendente – di Roma.
Sabato 31 agosto si spazierà invece dalla criminalità organizzata agli esteri, dando spazio anche alla satira e alla musica. Dopo un approfondimento sulle mafie da Nord a Sud, si continua alle 19.30 con una riflessione sul caso del dissidente kazako Mukhtar Ablyazov – e il misterioso rimpatrio della moglie Alma e della figlia da parte del governo italiano – e il ruolo del giornalismo d’inchiesta: Giuseppe Pipitone, collaboratore de Il Fatto Quotidiano, intervisterà sul tema il giornalista e inviato de La Repubblica Fabio Tonacci.
A seguire, il regista e attore satirico pugliese Alessio Giannone veste i panni di Pinuccio, personaggio da lui inventato che di mestiere fa il faccendiere dei politici potenti. I suoi video su Youtube, della serie Pinuccio chiama sulle sue ormai note finte telefonate, raccolgono migliaia di apprezzamenti dagli utenti online. A chiudere, alle 22.30, il concerto del trio siciliano The Gentless3, tra gli occupanti del teatro Coppola di Catania.
Infine, i video satirico di Alessio Giannone dedicato alla condanna dell’ex presidente del consiglio Silvio Berlusconi
Come ogni edizione, la parte più attesa del festival sono forse i workshop.
Tre quest’anno, con una piccola quota d’iscrizione: giornalismo di inchiesta ambientale con Antonio Mazzeo, tra i più noti cronisti ad aver seguito le vicende No Muos di Niscemi; video inchiesta con i collaboratori de Il Fatto quotidiano Giuseppe Pipitone e Silvia Bellotti, vincitori insieme del concorso Generazione Reporter e della sezione Roberto Morrione del Premio Ilaria Alpi; e corso pratico di fotogiornalismo con il pluripremiato a livello internazionale Roberto Strano.
Un evento in grande eppur ben curato, ogni anno autofinanziato. «Il Clandestino per il proprio mensile, così come per il Festival del Giornalismo, non riceve alcun finanziamento.
I componenti della redazione svolgono questo lavoro a titolo gratuito, cercando di regalare al comprensorio un pizzico di sana informazione con inchieste, politica e cultura. E attraverso iniziative di questo tipo – spiegano gli organizzatori – Il Clandestino ha bisogno anche del tuo aiuto per costruire la quinta edizione del Festival e per far sì che Modica si trasformi per due giorni nella capitale del giornalismo italiano».
Un appello a donare anche piccole quote – da cinque a dieci euro – in cambio di sconti sui workshop e dell’abbonamento al mensile, ma sopratutto per partecipare attivamente all’evento. Almeno in tre modi: donando con la campagna In 100 per il festival; attraverso la prenotazione di quote su Produzioni dal basso, la piattaforma italiana più nota di crowdfounding; e infine acquistando un libro raro a metà prezzo nell’apposito spazio allestito alla libreria Mondadori di Modica, il cui incasso è devoluto al festival.