Ci sono città che cercano i loro messia nella politica, altre che li cercano nella religione. A Catania, sarà per l’indole spregiudicata e veniale, i salvatori della patria sono quelli che portano soldi: editori, prestanome, sceicchi, accademici, archistar, palazzinari australiani. E finisce male, sempre. La Procura arriva tardi, sempre. Mentre i cittadini fanno finta di dormire, come sempre. Storie di una città mortificata e illusa dove i potenti non si limitano ad arraffare: calpestano. Tacchetti di ferro sull’erba di un campo di calcio.
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