Di nuovo in piazza con i “Siciliani”
Per dignità di Catania, per liberare la città
“A che serve vivere, se non c’è il coraggio di lottare?” (Giuseppe Fava)
“Io ho una sola ambizione: essere un cittadino” (Giambattista Scidà)
Cittadini,
a gennaio vi avevamo chiesto di scendere in piazza per cacciare la mafia dal Comune e protestare contro l’impunità per gli amici importanti dei mafiosi.
Ora ci sono due novità:
1) A fine mese il Comune dovrà presentare i conti e coprirsi di debiti per i prossimi dieci anni. Li pagheremo, naturalmente, noi cittadini. Si stanno vendendo alla chetichella Villa Fazio, Teatro Coppola, uffici, chiese, beni archeologici, tutte le ricchezze pubbliche di Catania. Aumenteranno le tariffe e taglieranno i servizi.
2) La Cassazione, dopo quasi un anno, ha finalmente deciso che anche Ciancio deve andare sotto processo come tutti gli altri, nonostante tutti i suoi soldi. Come noi dicevamo un anno fa, ma anche prima, fin dai tempi di Pippo Fava.
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Queste due cose sono strettamente collegate fra loro. Autobus fermi, licenziamenti, i giovani che se ne scappano a frotte. Affari milionari, soldi in Svizzera, legami fra i vari sindaci e Ciancio, fra sindaci e
imprenditori collusi, fra sindaci e guardaspalle mafiosi. Non c’è più nulla da discutere, il tempo dei bei dibattiti è finito.
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Cittadini, di solito i “Siciliani” non si occupano di politica: dev’essere un momento davvero grave, per costringerci a farlo. Noi non abbiamo interessi politici, vogliamo solamente che torni la dignità. Questo sindaco, come i suoi predecessori (cui assomiglia), se ne deve andare subito, in qualunque modo. Il potere di Ciancio, e di tutti i paramafiosi, deve finire per sempre, il loro e di tutti coloro che gli hanno dato mano.
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Vi chiediamo perciò: VENITE IN PIAZZA CON NOI alla fine di questo mese.
Associazioni, studenti, lavoratori, disoccupati, precari, padri e madri di famiglia, cittadini onesti di tutti i quartieri nostri e tutte le idee. Non perdete altro tempo, perché la barca affonda. Insieme potremo salvarci, se non avremo paura. Insieme coi “Siciliani”, una volta ancora, per denunciare i potenti, per dare orgoglio alla città.
I Siciliani giovani
Catania, 15 settembre 2016
si legge in questo documento a pagina 14 :” lite intrapresa dalla SIE Servizi Idrici Etnei, del valore di euro 397.938.605,00 anch’ essa favorevolmente decisa per il Comune con sentenza del Tribunale di Catania n. 139/2016 del 12/1/2016. ”
questo l’indirizzo dove è pubblicato:http://www.sudpress.it/_/wp-content/uploads/2016/09/Relazione-al-piano-3.pdf?371bfb
Mi pare che il giudizio di appello, però sia ancora in corso.
La ditta in questione è una società mista pubblico privata che non poteva gestire il servizio e ciononostante lo ha gestito di fatto.
Questa somma dovrebbe chiederla forse la provincia regionale, oggi città metropolitana alla ditta e non certo il contrario.
non ritiene la redazione che se ci sono imprese miste pubblico private che chiedono quasi 400 milioni al comune si debba sapere?
no? e perchè nessun giornale se ne è mai occupato di questo giudizio cosi importante?