Desio/ Un taglio alla mafia
Nell’anniversario di Pio La Torre, inaugurato un bene confiscato ai mafiosi e assegnato a un progetto sociale in Brianza
“Un taglio alla mafia ed a tutte le forme d’illegalità e corruzione”. È questa la frase che Don Luigi Ciotti ha pronunciato il 30 aprile al taglio del nastro per l’inaugurazione di un bene assegnato a Desio, in via Mulino Arese. La data non è simbolica. Cade infatti esattamente trent’anni dopo l’uccisione di Pio La Torre, parlamentare e sindacalista che lottò tutta la vita contro la mafia e promotore della prima legge sulla confisca dei beni.
Il terreno assegnato prevede per ora solamente un immobile destinato ad ospitare un progetto di residenzialità leggera per malati psichici.
Ancora recintati invece i campi circostanti, che essendo stati lottizzati richiederanno ulteriore tempo per essere incorporati al nuovo progetto.
La confisca, effettuata nel 2008, venne eseguita ai danni di Carbone Lorenzo, membro della famiglia ‘ndranghetista “Iamonte”, per una stima complessiva di poco inferiore al milione di euro.
L’importanza dell’evento è stata sottolineata dalla presenza di alcuni esponenti delle istituzioni, quali il nuovo prefetto della provincia di Monza e Brianza, Giovanna Villasi, ed il presidente della provincia Dario Allevi.
Notevole la partecipazione cittadina, sia al momento del taglio ed inaugurazione del bene che durante il resto della giornata.
Si è infatti avuto un gemellaggio tra la squadra locale, US Aurora Desio, e lo Sporting Gioiosa, già scuola etica di Libera nella Locride, al quale è seguito un piccolo torneo calcistico dal titolo: “Dai un calcio all’illegalità”.
La giornata è stata sicuramente positiva per la cittadina brianzola che recupera passo dopo passo l’immagine di onestà che le è sempre appartenuta. La nuova amministrazione comunale conferma la sua sensibilità al tema della legalità.
Il sindaco Roberto Corti, il vicesindaco Lucrezia Ricchiuti e buona parte del consiglio comunale sono stati presenti lungo tutta la giornata. Cittadinanza e istituzioni hanno dato un segnale inequivocabile, chiaro e forte.
Come ricordato da Don Ciotti, solo attraverso un percorso fatto di tanti piccoli passi in avanti verso responsabilità personale e conoscenza, si riuscirà a sconfiggere una volta per tutte le organizzazioni criminali. Questo vale anche a Desio.