Dalla parte di Salvo Grasso
La scorsa notte è andata a fuoco l’automobile di Salvo Grasso, presidente del Consiglio Comunale di Palagonia, in provincia di Catania. Salvo è uno studente iscritto a Filosofia a Catania, un militante di lungo corso e un antimafioso in prima linea. La storia della città di Palagonia, i suoi precedenti decennali, cui ha fatto da rottura l’elezione di Valerio Marletta, costruiscono un contesto che fa pensare alla peggiore delle ipotesi.
Intimidazione, ieri sera, ai danni del presidente del consiglio comunale di Palagonia, Salvo Grasso.
Mentre era in corso una seduta del civico consesso, presieduta da Grasso, ignoti, non ancora identificati, hanno compiuto un attentato incendiario contro la sua automobile (una Peugeot), parcheggiata sotto casa, che è andata completamente distrutta.
Immediato l’intervento dei Carabinieri della Compagnia che hanno subito avviato le indagini e posto sotto sequestro la vettura per maggiori e più approfonditi accertamenti garantendo il massimo impulso alle indagini per individuare i responsabili.
“Purtroppo – dice amareggiato il presidente Grasso – sono vittima di chi vuole riportare indietro le lancette dell’orologio e si ricade in quella vecchia pratica delle intimidazioni. Ciò ci fa capire quanto ancora siamo lontani, a livello culturale e comportamentale, dal riconoscere, rispettare e valorizzare appieno l’operato di chi la pensa in maniera diversa e opera nell’interesse della collettività”.
“E una cosa grave e triste”, queste le parole del sindaco Valerio Marletta che ha aggiunto: “L’Amministrazione, e in particolare la Giunta comunale è chiamata a fare scelte coraggiose e lo fa, nonostante atti vili come quello che ha colpito, ieri sera, il presidente Grasso, senza farsi scoraggiare”.
“Azioni perpetrate da ignoti – conclude Marletta – ci confermano che siamo sulla strada giusta, quella del reale cambiamento sempre e solo a beneficio del Paese. L’invito anche per Grasso è a non demordere, sicuro che le forze dell’ordine e le istituzioni demandate al controllo della legalità individueranno in tempi rapidi i responsabili”.
Solidarietà è stata espressa dal segretario provinciale di Rifondazione Comunista, il partito dove milita Grasso, Pierpaolo Montalto: “Sento di esprimere tutta la mia indignazione per un gesto inquietante , un avvertimento criminale contro chi si adopera con costanza e impegno, per garantire la buona amministrazione nel rispetto della legalità”.
Attestati di sostegno sono arrivati anche dai componenti della giunta municipale e dai consiglieri comunali.
Tutta Generazione Zero e i Siciliani Giovani si associa alla solidarietà che sta attorniando Salvo per dimostrare alla montagna di merda che è la mafia quanto non sia solo e quanto valga la sua lotta. Siamo tutti dalla parte di Salvo Grasso
Un atto gravissimo contro un’amministrazione comunale portatrice di assoluta e dirompente novità.
Le “ceneri” della mafia covano sempre.
Grande solidarietà civile e democratica a Salvo Grasso, Presidente del Consiglio comunale.
Andiamo subito a Palagonia a manifestare la nostra solidarietà! Nessuno deve essere più toccato e/o intimidito. Fateci sapere quando si organizza qualcosa. Facciamogli capire che c’è il popolo dietro questa lotta.
La lotta alla criminalità deve tornare a essere un tema importante. Andare a Palagonia va benissimo, poi subito dopo una volta tornati a casa, soprattutto se si abita in comuni grandi e piccoli della provincia e del Calatino, si cominci a guardare se cose del genere non accadono perché là è l’Eden e tutti sono onesti, oppure non accadono perché la pax mafiosa regna sovrana, incontrastata e incontestata da nessuno.