Da Berlino a Punta Izzo
Sulle tracce della “Sirena” di Tomasi di Lampedusa
“Un vero peccato non poter fare una passeggiata in un luogo così meraviglioso” è il loro commento appena giunti davanti al filo spinato. Eppure a farsi aprire i cancelli ci avevano provato per le vie ufficiali, tramite l’ambasciata tedesca. “Ci siamo rivolti alle autorità militari italiane chiedendo di poter entrare, ma purtroppo l’ok per una visita non ci è stato accordato”. Loro sono Angelika e Bernd Fischer, rispettivamente fotografa ed editore. Entrambi tedeschi. Stanno attraversando la Sicilia per scoprire i luoghi della vita e dei racconti di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Il loro viaggio li ha portati ad Augusta. Per visitare Punta Izzo.
Lo scrittore Jochen Trebesch sta per pubblicare un libro su La Sicilia di Tomasi di Lampedusa, e il loro compito è quello di immortalare in foto luoghi e città percorsi dall’autore del Gattopardo. Le foto così scattate andranno a completare l’opera di Trebesch.
“È grazie a voi che oggi siamo riusciti a vedere alcuni scorci di questo luogo” ci dicono entusiasti Angelika e Bernd. Ma alla fine saremo noi a dover ringraziare loro. “Immaginando di poter visitare questa bellissima costa, descritta da Tomasi di Lampedusa nel suo racconto La Sirena, sarebbe di grande interesse per i viaggiatori poter seguire le tracce dello scrittore percorrendo il litorale”.
Ci avviamo verso il faro Santa Croce. L’Etna è coperta dalla foschia, ma Bernd ci dice “è come se la vedessi, è lì”, ce la indica e così cominciamo a vederla anche noi. “Dietro la collina che sovrasta le Saline”, le parole di Tomasi paiono risuonare. Ci voltiamo indietro; il mare accarezza il golfetto. “Più su di Punta Izzo”. Quelle immagini sono tracce da ripercorrere.
“Continuate a lottare, avete il nostro pieno sostegno” ci incoraggiano Bernd e Angelika; e noi felici di scoprire che il richiamo di questo luogo magico sia riuscito a varcare i confini nazionali.
“Ein weiterer Punta Izzo ist möglich“, dicono già a Berlino.